La pioggia facilita il controllo dell’incendio di Tenerife, ma gli escursionisti complicano il lavoro, il perimetro aggiornato


Il Cabildo di Tenerife e le forze di sicurezza hanno intensificato la sorveglianza sulle montagne dei comuni colpiti a causa della comparsa di centinaia di escursionisti, ciclisti e persone a cavallo nelle aree vietate

Il Cabildo di Tenerife e le Forze e il Corpo di Sicurezza dello Stato hanno intensificato la sorveglianza sulle montagne dei comuni colpiti dall’incendio di Tenerife. Durante il fine settimana sono state rilevate persone che camminavano lungo le piste e i sentieri, nonché persone in bicicletta e a cavallo, il che rappresenta un rischio sia per loro che per il personale impegnato nelle attività di estinzione.

Sebbene la comparsa della pioggia abbia facilitato il controllo dell’incendio, la comparsa di escursionisti con diversi mezzi e nelle zone interessate, dove è vietata, ha rappresentato un nuovo ostacolo per un incendio che, al momento, non è ufficialmente controllato.

Negli ultimi giorni, infatti, ci sono stati tentativi che ricordano questa situazione e la necessità di prendere precauzioni estreme.

Il Ministro dell’Ambiente Naturale, Blanca Pérez, ricorda che nelle montagne di Güímar, Arafo, Fasnia, Candelaria, El Rosario, Tacoronte, El Sauzal, La Matanza de Acentejo, La Victoria de Acentejo, Santa Úrsula, La Orotava e Los Realejos “Si applicano le misure di grado 3, ovvero il divieto di accendere fuochi, di circolare su strade e sentieri forestali e di sostare in montagna.”Stiamo parlando di una questione di sicurezza per le persone, motivo per cui abbiamo intensificato il lavoro di sorveglianza in coordinamento con le Forze e i Corpi di Sicurezza dello Stato”.

Pérez invita la popolazione a non andare in montagna “perché è pericoloso. L’incendio non è domato e ci sono diversi rischi come la caduta di alberi e pietre. Chiediamo cautela e prudenza”. In questo senso, va ricordato che sono ancora attivi il Piano Speciale di Protezione Civile e di Risposta all’Emergenza Incendi Boschivi della Comunità Autonoma delle Isole Canarie (INFOCA) e il Piano Territoriale di Emergenza Insulare (PEIN).

DIVIETO DI INCENDIO

Le misure di grado 3 applicate dal Cabildo nei comuni colpiti dall’incendio contemplano il divieto di accendere fuochi nelle aree ricreative e di circolare su strade e sentieri forestali. Sono inoltre vietati il soggiorno in montagna e l’accensione di fuochi all’aperto (falò, fornelli, barbecue, fornelli a gas); spettacoli pirotecnici e l’uso di macchinari e strumenti che provocano scintille. Inoltre i veicoli a motore non possono circolare sui sentieri forestali a scopo ricreativo. L’attività venatoria è vietata in questi comuni, tranne che a Güímar e Fasnia, dove è consentita.

Per quanto riguarda i lavori di estinzione, la comparsa della pioggia di ieri ha fatto sì che l’operazione fosse ritirata e si effettuassero lavori di sorveglianza e controllo nel sottosuolo per evitare riproduzioni. Gli elicotteri non sono stati quindi attivati a causa della pioggia e per i lavori a terra era disponibile un contingente di 31 persone, a cui va aggiunto il personale di coordinamento e logistico.

CADUTA DI PIETRE E ALBERI

Sebbene la pioggia sia benefica per gli sforzi di estinzione, può anche generare piccole cadute di pietre e alberi, per questo gli operai che fanno parte dell’operazione Brifor devono prestare estrema cautela nel loro lavoro.

Il governo centrale intende dichiarare catastrofica l’area di oltre 14.700 ettari dell’incendio iniziato il 15 agosto ad Arafo e raggiunto Candelaria, Güímar, Fasnia, El Rosario, Tacoronte, El Sauzal, La Matanza, La Victoria, Santa Úrsula, La Orotava e Los Realejos.

L’intenzione di approvare questa dichiarazione di zona catastrofica – in sostanza, una zona gravemente colpita da un’emergenza di protezione civile – era già stata avanzata ad Arafo il 21 agosto dal presidente ad interim del governo, Pedro Sánchez. Nello specifico, durante la sua visita all’Isola ha indicato che il Consiglio dei Ministri lo approverà una volta domato l’incendio. “Il governo spagnolo – ha poi sottolineato Sánchez – si impegnerà nell’opera di ricostruzione, recupero e stabilizzazione della vita quotidiana dei cittadini colpiti”.

Il Cabildo gestisce la cifra di 80,4 milioni di euro che, hanno sottolineato i suoi rappresentanti, è provvisoria e si riferisce solo alle infrastrutture dipendenti dalla Corporazione insulare, agli effetti che comporterà la rigenerazione della montagna danneggiata, nonché al Parco Nazionale del Teide. Per ottenere un numero più preciso bisognerà aspettare che venga controllato, cosa che ancora non è avvenuta.


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