Eredità e successione a Tenerife come funziona?
Cominciamo a dire che si intrecciano i problemi legati alla cittadinanza e alla residenza. La successione di un cittadino italiano che possiede dei beni a Tenerife sarà regolata dalle Leggi italiane per quanto riguarda la ripartizione dei beni, mentre i suoi eredi pagheranno la tassa di successione su tale eredità in base alla loro residenza rispetto alla Spagna, ovviamente tenendo conto delle Leggi fiscali di questo Paese
Prima di procedere oltre sul tema Eredità e successione a Tenerife va considerata questa News
la procedura
Principalmente esistono due vie: la prima prevede la stesura della divisione ereditaria davanti a un Notaio italiano elencando i beni da ereditare in Canaria, mentre per la seconda si redige un atto di notorietà in cui si identificano gli aventi diritto, rinviando l’elencazione dei beni e la loro ripartizione a un secondo atto da stendere davanti a un Notaio spagnolo. In entrambi i casi, si allegano poi certificato di morte, dichiarazione dell’archivio notarile che attesti l’esistenza o meno di testamenti e si fanno tradurre tutti i documenti da un traduttore giurato con apposizione dell’apostilla dell’Haya. Successivamente si completa la pratica in Spagna. Si aggiunge un certificato spagnolo emesso dall’Ufficio delle Ultime Volontà che attesti l’assenza di testamenti in questo Paese, si pagano le tasse di successione e si presenta il tutto agli Uffici competenti per la voltura delle intestazioni
Quale delle due procedure ?
Dire che la scelta deve essere presa dagli eredi in base alle loro esigenze. Alcune persone non desiderano fare sapere cosa posseggono all’estero, per cui preferiscono la seconda procedura, anche se questa comporta un viaggio in Spagna di tutti gli eredi per stendere il secondo atto. Comunque, se una persona se ne preoccupa in tempo, la procedura per i suoi successori può essere molto più semplice e discreta.
Si tratta di quella di cui parlava all’inizio. Come funziona?
È sufficiente stendere un testamento in Spagna. Tale documento sarà poi depositato dal Notaio spagnolo all’Ufficio delle Ultime Volontà di Madrid e farà riferimento ai beni posseduti in questo Paese.
Occorre indentificare i beni posseduti in Spagna?
Nella vita di una persona o di una famiglia i beni possono cambiare. Si chiudono conti correnti, se ne aprono di nuovi, si vendono e si comprano azioni, si vende la propria casa per comprarne un’altra, ecc. Non è quindi possibile in un testamento elencarli. Sarà sufficiente definire “tutti i beni posseduti sul territorio spagnolo al momento del decesso”.
Quali altre informazioni contiene il testamento?
Il suo scopo principale è che la persona ancora in vita, identifichi gli aventi diritto all’eredità. In questa maniera si eliminano totalmente gli atti in Italia. Sarà sufficiente presentare un certificato di morte per potere aprire il testamento e firmare l’accettazione di eredità. Chiaro, l’inconveniente è che tutti gli eredi elencati dovranno essere presenti, di persona o per procura, davanti a un Notaio spagnolo. L’operazione è talmente economica e facile da preparare che la consiglio a tutti. Per di più lascia totalmente inalterate eventuali disposizioni per i beni su territorio italiano o presenti in altri Stati.
A partire dal 2023 verrà applicata una bonificazione del 99%, alla quota Tributaria dell’Imposta di Successione e Donazione.
La misura si attiverà quando l’eredità affetti a familiari di primo e secondo grado.
Anche gli italiani potranno beneficiarsi di questa misura ove dimostrino, una residenza sul territorio non inferiore a 5 anni.
Tanto nel caso di eredità come di donazione, permane l’obbligo di dichiarare tutti i beni che riceviamo