Come e quando comunicare all’inquilino l’aumento dell’affitto?
Affinché sia legale, non è possibile notificare un aumento dell’affitto senza seguire una serie di passaggi
Dall’approvazione della nuova ley de vivienda, molti dubbi sono sorti tra proprietari e inquilini, soprattutto riguardo a questioni sensibili come il costo degli affitti e gli aumenti stabiliti dalla LAU per il 2024.
Negli ultimi anni, la recente normativa ha tentato di affrontare i gravi problemi di accesso agli alloggi che affliggono la Spagna. Tuttavia, i risultati sono stati modesti, come indicato dall’incessante aumento dei prezzi degli affitti. Nonostante ciò, si è cercato di migliorare la protezione degli inquilini e di introdurre una regolamentazione più completa che limiti gli aumenti improvvisi e garantisca l’accesso a questa risorsa essenziale.
La notifica dell’aumento del canone è un processo che deve seguire le disposizioni della LAU e le ultime modifiche legislative. Vi sono scadenze e un contesto giuridico da rispettare nel caso di eventuali problematiche. Sia i proprietari che gli inquilini, spesso considerati la parte più vulnerabile della dinamica, devono essere al corrente dei propri diritti e comprendere in quali circostanze la legge offre loro protezione.
Guida per aggiornare o aumentare il canone con la nuova ley de vivienda
Conformemente alla legislazione sull’alloggio, ogni contratto di locazione stabilisce le condizioni di affitto specifiche per quella particolare proprietà e il procedimento mediante il quale il proprietario può adeguare il prezzo. Pertanto, esistono due requisiti fondamentali che devono essere considerati per apportare qualsiasi modifica al contratto, inclusi l’importo dell’affitto e le modalità di adeguamento del prezzo.
- Durata del contratto: Durante questo periodo, il prezzo dell’affitto non può essere modificato, a meno che non sia diversamente specificato nel contratto stesso. La durata minima di validità del contratto è di 5 anni.
- Trascorsa la durata minima del contratto: Una volta scaduto il periodo di durata minima del contratto, il proprietario ha il diritto di comunicare all’inquilino un aumento del canone di locazione.
Quanto preavviso per comunicare all’inquilino l’aumento del affitto?
Ogni proprietario che intende aumentare l’affitto del suo immobile dovrà dare un mese di preavviso prima della scadenza di un anno del contratto. Questo è quanto stabilisce la LAU:
“Durante la durata del contratto, il canone potrà essere aggiornato dal locatore o dal locatario solo alla data di scadenza di ciascun anno di contratto , nei termini concordati tra le parti. In mancanza di accordo espresso, esso non si applicherà l’aggiornamento dei canoni ai contratti”.
Il metodo preferibile è quello di inviare una comunicazione scritta, accompagnata da una prova che dimostri che la comunicazione è stata ricevuta. Di solito, per notificare l’aumento del prezzo o l’adeguamento annuale del CPI, sarà necessario utilizzare una raccomandata con avviso di ricevimento o un burofax, che dovrà essere inviato almeno un mese prima della scadenza annuale del contratto. È importante notare che è vietato aumentare il prezzo oltre quanto indicato da questo indice.
La piattaforma Idealista mette a disposizione un modello di comunicazione per notificare l’aumento o l’aggiornamento del canone.
“Mio caro signore:
In relazione alla locazione dell’immobile di mia proprietà, La informo che a partire da [mese e anno], data in cui si compie un anno del contratto, il canone mensile di locazione dell’immobile [indirizzo immobile] sarà aggiornato da [% a seconda del risultato dell’indice utilizzato]. Il nuovo prezzo è stato stabilito tenendo conto dell’indice concordato nel contratto [IGC o CPI, a seconda di quanto concordato] e delle norme stabilite dalla Legge sulla Locazione Urbana (LAU).
Di conseguenza, l’affitto che pagherai a partire dal prossimo mese [data] sarà di [euro mensili], risultato della somma della suddetta percentuale di aggiornamento del [%] all’attuale canone di [euro].
Allegata alla presente comunicazione è la documentazione rilasciata dall’Istituto Nazionale di Statistica.
Cordiali saluti,
Firmato: [Il proprietario]
DNI”
Il mancato rispetto del preavviso di 30 giorni
Il mancato rispetto del preavviso di 30 giorni renderà illegale qualsiasi aggiornamento o aumento del prezzo non preventivamente concordato o comunicato tempestivamente al conduttore.
Un caso diverso è quello dei contratti prossimi alla scadenza, quando gli inquilini vogliono alzare il prezzo e adeguarlo alle nuove condizioni di mercato. In tal caso possono imporre un aumento di prezzo alla persona a cui hanno affittato l’immobile. Se non lo accetti, avranno il diritto di risolvere il contratto. Naturalmente bisogna dare un preavviso di quattro mesi . Se un contratto quinquennale terminasse il 30 giugno, la notifica della fine dovrebbe essere data a febbraio. Da parte loro, gli inquilini devono comunicare la loro intenzione di non rinnovare con due mesi di anticipo.