Le comunidad possono vietare le VV solo all’unanimità 


Le comunidad possono vietare le VV solo all’unanimità e non avrà effetto retroattivo

Numerose comunità si stanno lanciando a modificare i propri statuti per vietare le case di vacanza (vivienda vacacional). Una nuova frase inserisce i “ma” e chiarisce le condizioni per farlo

La comunità che desidera imporre il divieto delle attività di affitto turistico richiederà l’approvazione unanime di tutti i proprietari dell’edificio, secondo una recente sentenza pubblicata la settimana scorsa dal Tribunale di Prima Istanza numero 6 di Las Palmas de Gran Canaria. Tale decisione ribalta la precedente determinazione di una comunità di vicini che aveva votato a favore del divieto degli appartamenti turistici nell’edificio con il sostegno di solo il 3/5 dei suoi membri.

La sentenza non solo abroga la retroattività della decisione, ma stabilisce anche che, in caso di un tale avanzamento unanime, esso non potrà mai essere applicato retroattivamente. In altre parole, se la maggioranza assoluta dei residenti decide di porre il veto, ciò influirà solo sulle future attività di affitto turistico, senza alcuna conseguenza per chi ha già una casa in affitto per le vacanze.

Javier Valentín, l’avvocato e difensore dei ricorrenti nella recente sentenza, spiega che il giudice sta semplicemente rispettando l’articolo 17.12 della Legge sulla proprietà orizzontale. Questo articolo richiede il sostegno del 3/5 dei proprietari quando vengono modificate le disposizioni relative agli affitti per le vacanze, consentendo solo l’introduzione di limiti e condizioni, come l’istituzione di quote speciali di spesa o una maggiore quota delle spese comuni, purché non superino il 20%, senza però vietare l’attività di affitto turistico.

Questa sentenza, nota ora, si allinea con una precedente pronuncia del Tribunale provinciale di Las Palmas nel giugno 2022, che aveva un significato simile, indicando che una maggioranza del 3/5 non può condurre a un divieto assoluto delle attività di affitto per le vacanze.

La sentenza di questa settimana chiarisce ulteriormente la decisione della Corte Suprema a dicembre, che ha considerato gli affitti turistici un’attività economica. Ciò consente alle comunità di proprietari di inserire nei loro statuti divieti sull’uso delle case per le vacanze, pur sempre rispettando i requisiti di unanimità e senza retroattività.

Valentín sottolinea che, considerando che ci sono state udienze provinciali fallite con interpretazioni contrastanti, spetta alla Corte Suprema unificare i criteri su scala nazionale. Tuttavia, attualmente, nelle Isole Canarie, ciò che prevale è la recente normativa in materia.


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