Tenerife continua a sperimentare un aumento del canone di locazione, spinto da una crescente domanda da parte di coloro che desiderano acquistare una casa ma non riescono ad ottenere un mutuo dalla finanziaria. Il prosperare del settore turistico è uno dei fattori che contribuiscono all’aumento dei prezzi degli affitti, poiché molti proprietari preferiscono destinare le loro proprietà alle vacanze anziché agli affitti residenziali. Indipendentemente dal motore di ricerca immobiliare consultato, come pisos.com o idealista, si riscontra la stessa tendenza: i prezzi degli affitti continuano ad aumentare sulle isole.
Secondo Fotocasa, nell’ultimo mese si è registrato un aumento del 20,3% degli affitti a Tenerife rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tanto che il costo al metro quadrato si avvicina ai 13 euro. Il calcolo è semplice: una casa di 60 metri quadrati costa in media quasi 800 euro al mese, un importo che molte famiglie isolane trovano impossibile da sostenere. In molti casi si verificano situazioni di vero abuso, spesso denunciate sui social media, in cui si affittano appartamenti di dimensioni inferiori ai 30 metri quadrati a prezzi che arrivano fino a 600 euro.
La situazione degli affitti a Tenerife rende l’acquisto di una casa un’opzione più conveniente per gli isolani rispetto all’affitto. In questo senso, l’acquisto di una casa equivale a pagare l’affitto della stessa casa per 15,5 anni.
Nonostante l’aumento dei prezzi degli affitti Tenerife occupa comunque una posizione di vertice nella classifica di questo indicatore, chiamato PER (Price-to-Earnings Ratio), compilata dalla piattaforma immobiliare Idealista.
Nonostante la convenienza di acquistare o affittare possa variare a seconda della città, la realtà dimostra che entrambe le opzioni richiedono un grande sforzo finanziario da parte delle famiglie. Negli ultimi anni, la situazione si è complicata ulteriormente a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Lo sforzo finanziario per l’affitto, cioè la percentuale di reddito necessaria per affrontare tale spesa, si attesta al 28%, superato solo da altre cinque città spagnole: Barcellona (36%), Madrid (35%), Malaga (31%) e Siviglia (30%). Secondo un rapporto di Idealista, tale cifra è rimasta sostanzialmente stabile tra il 2019 e il 2023.
Per quanto riguarda lo sforzo finanziario per l’acquisto di una casa, esso è aumentato di tre punti percentuali negli ultimi quattro anni, passando dal 21% al 24%.
A Santa Cruz de Tenerife, lo sforzo finanziario per l’affitto è aumentato di un punto, passando dal 26% al 27%,
Per quanto riguarda l’acquisto, lo sforzo finanziario è aumentato di sei punti, dal 16% al 19%.
A livello nazionale, il numero di capoluoghi in cui lo sforzo finanziario per l’acquisto di una casa è maggiore rispetto a quattro anni fa è 47, e Palma è la città che ha registrato il maggior aumento in questo periodo: nel primo trimestre del 2019, era necessario destinare il 27% del reddito al pagamento del mutuo, mentre oggi tale cifra è salita al 40%.