Sono esonerati da tale obbligo solo coloro che dimostrano di aver fatto uso abitativo del proprio appartamento da prima del 2017.
Il governo delle Isole Canarie ha dettato in questa legislatura sei sanzioni contro i proprietari di appartamenti di complessi turistici che non vogliono affittarli, ma utilizzarli come casa o seconda residenza, le prime sei di un conflitto legale derivato dal Turismo del 2013 Legge che toglie il sogno a centinaia di proprietari
Fonti del Ministero del Turismo hanno informato EFE che si tratta di fascicoli elaborati tra gli anni 2020, 2021 e 2022, i cui protagonisti hanno ricevuto sanzioni che vanno da 2.253 a 9.015 euro per infrazioni “gravissime” della legislazione delle Isole Canarie, che richiede dal 2013 di dedicare tali immobili all’uso turistico stabilito dal piano urbanistico, anche se l’interessato invoca il proprio diritto di proprietà per cercare di dargli un uso abitativo.
Sono esentati da tale obbligo solo coloro che dimostrano di utilizzare il proprio appartamento in modo residenziale da prima del 2017, eccezione introdotta pensando al grave problema verificatosi su isole come Gran Canaria, dove la proprietà di questi complessi turistici è stata molto frammentato da decenni e sono molti i proprietari che non sfruttano il proprio appartamento, ma lo utilizzano come prima o seconda residenza, anche anagrafica.
LA CONTROVERSIA DELLA RESIDENZIALIZZAZIONE
Gli operatori del settore turistico chiedono con insistenza al governo delle Canarie di applicare la legge e impedire la “residenziale” delle aree di vacanza. Sostengono non solo che degrada la destinazione, ma anche che è difficile far coincidere le aspettative di chi fa di un appartamento la propria casa, con gli orari e gli usi di chi viene nel complesso per trascorrere qualche giorno di vacanza, svago o fare festa.
Per qualunque dubbio, consulenza, indagine sull’immobile che vorresti acquistare contattaci, ti aiuteremo
