Canarie al top della Spagna per fatturato alberghiero e occupazione
Nel corso del marzo scorso, un periodo ancora di alta stagione turistica nelle Isole Canarie e caratterizzato anche dalla celebrazione della Settimana Santa, si presentava come un periodo potenzialmente esplosivo per l’industria turistica, che costituisce il principale motore economico delle isole, sia in termini di ricavi alberghieri che di opportunità occupazionali. I dati statistici ufficiali, resi noti martedì scorso dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE), confermano questa previsione, evidenziando la situazione del Turismo Alberghiero per il marzo 2024.
Secondo le informazioni emerse da tali dati, nel marzo 2024, terzo mese dell’anno in corso, le Isole Canarie hanno registrato un Indice dei prezzi alberghieri (con base 100 nel 2008) pari al 175,97%, indicando un aumento del 76% rispetto ai livelli di 15 anni prima (con un incremento del 10% nell’arco di un anno, da marzo 2023 a marzo 2024). Questo incremento è più del doppio di quello registrato nello stesso periodo per l’intera Spagna, che si è attestato al 37%, evidenziando la leadership delle Isole Canarie nel settore turistico a livello nazionale. La regione più prossima in termini di aumento percentuale è la Comunità Valenciana, con il 142%.
Questo risultato positivo non è l’unico elemento degno di nota. C’è di più… I ricavi alberghieri per camera occupata, considerando solo quelle effettivamente utilizzate e quelle disponibili per essere offerte ai clienti, hanno raggiunto livelli eccezionali nel marzo di quest’anno.
Per quanto riguarda il primo indicatore, noto come ADR (Average Daily Rate), nel marzo scorso il prezzo medio nelle Isole Canarie è stato di 144 euro a notte, registrando un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (superiore al 9,7% della media nazionale) e notevolmente al di sopra del valore medio nazionale, stabilito a 109 euro a notte per lo stesso periodo. Questo rappresenta un lato della medaglia. Passando invece al secondo indicatore, il RevPar (Revenue per Available Room), la media nelle isole ha raggiunto i 127 euro a notte, registrando un aumento del 16,3% (superiore al 12,2% della media nazionale) e quasi raddoppiando il valore assoluto rispetto al dato nazionale, che si è attestato a 67,5 euro.
Nel marzo appena trascorso, le Isole Canarie hanno stabilito un record per il dato RevPar (Revenue per Available Room), senza che nessun’altra regione si avvicinasse a tale risultato. Questo successo può essere attribuito alla combinazione di un tasso di occupazione alberghiera eccezionalmente elevato (con una domanda in costante aumento), superiore al 76% rispetto al marzo precedente, e alla tendenza verso soggiorni più lunghi, con una crescita della permanenza media sia nella destinazione che nelle strutture ricettive convenzionali. Nel mese di marzo, nessun’altra comunità autonoma ha registrato un reddito medio per camera disponibile superiore ai 100 euro per notte.
Anche per quanto riguarda il dato relativo all’ADR (Average Daily Rate), che indica il reddito medio per camera occupata, le Isole Canarie hanno raggiunto un valore di 144 euro al giorno e per notte. Solo la Catalogna, al secondo posto, e Madrid, al terzo, si avvicinano a questo livello, sebbene con una distanza considerevole, e entrambe influenzate principalmente dal turismo urbano. Le regioni spagnole orientate verso il turismo balneare erano ancora in una fase di chiusura quasi totale, essendo la bassa stagione e con l’unica eccezione rappresentata dalla celebrazione della Pasqua.
Per quanto riguarda le preferenze delle destinazioni turistiche nel marzo 2024 in Spagna, le comunità autonome più gettonate dai residenti sono risultate essere l’Andalusia, la Catalogna e la Comunità Valenciana, con il 20,3%, 13,5% e 12,9% rispettivamente del totale dei pernottamenti. D’altra parte, per i non residenti, le principali località sono state le Isole Canarie, la Catalogna e l’Andalusia, che hanno registrato il 38,3%, 16% e 15,2% dell’intero volume turistico del Paese.
Analizzando le zone turistiche, Tenerife si distingue per il maggior numero di pernottamenti, con oltre 2,3 milioni, mentre le località con il maggior afflusso sono state Barcellona, Madrid e San Bartolomé de Tirajana, situata nel sud di Gran Canaria.
Per quanto riguarda l’occupazione alberghiera, le Isole Canarie hanno mostrato il più alto tasso di occupazione per posti letto nel mese di marzo (76,6%). Le zone turistiche hanno presentato i seguenti livelli di occupazione: il sud di Gran Canaria ha raggiunto il più alto tasso di occupazione per posti letto (79,8%), mentre il sud di Tenerife ha registrato il più alto tasso di occupazione nei fine settimana (79,9%). Tra le località turistiche, Teguise ha evidenziato il più alto tasso di occupazione per posti letto (81,9%), raggiungendo anche la più alta occupazione nei fine settimana (83,2%).