Richieste licenza Vivienda Vacacional +40% dopo bozza nuova legge


Richieste licenza Vivienda Vacacional +40% dopo bozza nuova legge

Durante il periodo compreso tra giugno 2023 e aprile 2024, l’incremento nel numero di nuove licenze giornaliere per gli affitti turistici alle Isole Canarie è stato notevole. In particolare, nel mese successivo all’uscita della bozza di progetto di regolamentazione da parte del Governo delle Isole Canarie, il tasso di nuove iscrizioni è aumentato significativamente. Questo aumento è stato evidenziato dall’aggiunta di una media di 70 nuove iscrizioni al giorno, rappresentando un aumento del 39,38% rispetto al periodo precedente.

Questo aumento dell’attività delle viviendas vacacionales per affitti turistici è stato un tema di discussione tra i membri del governo e i rappresentanti delle istituzioni locali. L’incremento dell’offerta di alloggi turistici ha sollevato preoccupazioni riguardo alla necessità di regolamentare tale attività in modo efficace. Questa preoccupazione è stata espressa da diverse parti interessate, compresi membri del governo regionale come Luis Campos, deputato di Nueva Canarias, che ha sottolineato l’importanza di adottare misure urgenti per controllare la concessione di nuove autorizzazioni.

Anche il direttore generale della Pianificazione turistica della Giunta regionale, Miguel Ángel Rodríguez, ha riconosciuto la necessità di valutare una moratoria per mitigare la crescita “sproporzionata” dell’offerta di alloggi turistici. Tale considerazione è stata ulteriormente avvalorata da un rapporto preparato dalle università pubbliche delle Isole Canarie, che evidenzia un aumento significativo nel numero di case per vacanze nel corso di dieci mesi.

Le richieste di regolamentazione e controllo dell’attività degli affitti turistici sono state anche supportate da figure influenti come María Concepción Brito, sindaco di Candelaria e presidente della Federazione Canaria dei Comuni. Brito ha sottolineato l’importanza di contenere il crescente numero di richieste di iscrizione di nuove case per vacanze, specialmente in considerazione della situazione abitativa esistente.

Infine, le preoccupazioni riguardanti il sovraffollamento turistico e la necessità di una regolamentazione più rigorosa sono state espresse anche durante le manifestazioni svoltosi alle Canarie. Gli organizzatori hanno richiesto una moratoria totale su alberghi e affitti turistici, evidenziando la necessità di un’azione urgente per gestire il flusso turistico e proteggere l’equilibrio sociale ed economico delle isole.

Richieste licenza Vivienda Vacacional +40% dopo bozza nuova legge, Agustín Cocola-Gant, un ricercatore presso l’Istituto di Geografia e Pianificazione dell’Università di Lisbona (IGOT), ha notato con scarsa sorpresa il boom delle nuove licenze per gli affitti turistici alle Isole Canarie. Cocola-Gant fa notare che in Portogallo, il governo nazionale ha già adottato misure simili per regolare il settore degli appartamenti turistici. Queste misure includono l’approvazione di leggi che vietano la crescita delle viviendas vacacionales e l’imposizione di tasse straordinarie ai proprietari. Inoltre, il governo portoghese ha precedentemente utilizzato moratorie temporanee nelle zone maggiormente stressate e la Corte Suprema ha emesso sentenze che scoraggiano l’uso di case vacanza negli edifici residenziali.

L’assenza di misure simili nelle Isole Canarie potrebbe permettere al numero di appartamenti ad uso turistico nell’Arcipelago di continuare ad aumentare fino all’approvazione definitiva della legge. Una volta approvata la nuova legislazione, tutte queste case avranno cinque anni per conformarsi ai nuovi regolamenti. Questi requisiti possono includere l’installazione di prese di corrente approvate per la ricarica di veicoli a zero emissioni o l’utilizzo di sistemi di generazione di acqua calda sanitaria attraverso fonti rinnovabili. Gli alloggi che rispettano tali normative avranno altri cinque anni di tempo per adeguarsi ulteriormente.

In sintesi, il mercato degli affitti turistici alle Isole Canarie potrebbe restare in uno stato di transizione per almeno un decennio a partire dal 2025, con tutte le implicazioni che ciò comporta per l’economia e la pianificazione territoriale dell’arcipelago.


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