Incendio Tenerife la giornata di oggi 22 Agosto 2023


Fine dell’evacuazione a causa dell’incendio di Tenerife per i residenti di sette comuni
Bruciati 14.700 ettari, focolai si riattivano dovuto al calore

La conferenza stampa




Giornata dura e intensa e domani ci sarà un’altra giornata carda che riattiverà sicuramente dei focolai, ma ora siamo pronti a intervenire rapidamente ed efficacemente 

Fine dell’evacuazione a causa dell’incendio di Tenerife per i residenti di sette comuni, 9.800 persone tornano a casa

El Rosario: consentito il rientro di tutte le zone evacuate, tranne quelle vicine a Las Lagunetas.

El Sauzal: trasferimento di tutta la Real Orotava da Tacoronte, di tutta San Cristóbal e di tutte le strade e tutte le traverse tra le due. Anche Lomo Piedras a La Fuente, La Fuente e La Caldera.

La Matanza: delocalizzazione di tutte le zone, ad eccezione di quelle intorno a Las Lagunetas.

La Victoria: è consentito lo spostamento di tutte le zone evacuate di questo comune.

La Orotava: tranne Izaña e il Parador Nacional del Teide, tutte le zone possono essere trasferite.

Los Realejos: consentito il rientro di tutti gli sfollati.

Santa Úrsula : ritorno di tutti gli sfollati tranne: zona El Farrobillo: via Cuesta Perera fino al limite con le vie Lomo Hilo, e le vie Los Lances, Las Tosqueras, Barranquillo, Fuente Gonzalo, Lomo la Mina e Camino El Monte e la zona alta di ​Vera del burrone.

Tenerife torna a respirare.

“Le persone stanno tornando a casa con tutte le precauzioni di sicurezza necessarie, ma chiediamo alla popolazione di rimanere vigile, di evitare spostamenti non indispensabili e di consentire alle squadre di soccorso di svolgere il loro lavoro”, ha affermato Rosa Dávila, presidente del Cabildo, dopo un incontro con i sindaci delle aree colpite.

Finora, su circa 12.000 persone evacuate, ben 9.895 (il 75%) hanno già potuto fare ritorno, la maggior parte di loro nelle ultime ore. Le restanti 3.109 persone, principalmente provenienti da Tacoronte e Güímar, potranno farlo nei prossimi giorni.

Ulteriori notizie positive, dopo una notte relativamente tranquilla in cui le squadre di soccorso sono riuscite a domare alcuni punti critici. Questo trend positivo è proseguito durante la giornata: l’incendio si è esteso di soli 100 ettari (raggiungendo un totale di 14.750 ettari, secondo l’ultimo aggiornamento) e il perimetro è stato mantenuto entro 90 chilometri.

Tuttavia, il caldo persistente continua a rappresentare una sfida per le operazioni di spegnimento, complicando ulteriormente il compito già difficile a causa del terreno accidentato. In particolare, preoccupano le zone altiplanari di Güímar, dove le formazioni quasi verticali dei burroni di Mal Abrigo e Las Dehesas ostacolano l’accesso via terra.

Gli sforzi sono stati concentrati su questa area il martedì, con un’intensa attività tecnica volta non solo a contenere il fronte attivo, ma anche a rafforzare la barriera di contenimento che si estende da Izaña a Güímar. L’obiettivo, secondo Pedro Martínez, il direttore delle operazioni di spegnimento, è prevenire che eventuali risalite durante la notte guadagnino forza.

Per il mercoledì, sono previsti ulteriori focolai d’incendio durante le ore centrali della giornata, pertanto continuerà il dispiegamento di risorse sul terreno per estinguerli il più rapidamente possibile. Pedro Martínez e Federico Grillo, rispettivamente direttore delle operazioni di spegnimento e direttore tecnico delle emergenze, hanno spiegato che molte aree sono ancora suscettibili al fuoco a causa di aree verdi e materiale combustibile rimasto.

Nonostante le notizie incoraggianti, è stato sottolineato che la situazione non è ancora sotto controllo, e nonostante si intraveda la fine del tunnel, ci saranno ancora giorni di lavoro e sforzi. Dávila ha ribadito alla popolazione che il rientro a casa non significa avvicinarsi alle zone colpite dal fuoco, e ha avvertito che in queste aree le temperature possono essere molto alte.

La situazione a Tacoronte è stata particolarmente delicata, con molteplici punti critici all’interno del perimetro. La speranza è che il lavoro delle squadre di emergenza riesca a contenere ulteriori rischi. Anche Tigaiga è stata gravemente colpita dalle fiamme, con numerosi punti caldi che si riaccendono rapidamente, ma il lavoro costante delle squadre di spegnimento sta contribuendo a ridurre l’escalation. A Izaña, invece, la situazione sembra essere sotto controllo.


Lingua/ Idioma/ Language»