Quanti voti ha un proprietario con più case nello stesso edificio?


Quanti voti ha un proprietario con più case nello stesso edificio?

La legge sulla proprietà orizzontale (LPH), che regola le comunidad, prevede disposizioni specifiche per evitare che un singolo proprietario possa esercitare un’influenza sproporzionata sulle decisioni dell’associazione di condominio solo perché possiede più unità immobiliari nello stesso edificio. Questo è particolarmente importante per garantire un equilibrio democratico nelle decisioni prese dalla comunità di condomini.

Secondo quanto spiegato dal Collegio degli Amministratori Immobiliari di Madrid (CAFMadrid), la legge mira a garantire che nessun proprietario con più unità immobiliari possa avere un vantaggio ingiusto nel processo decisionale della comunità. Ciò significa che anche se un individuo possiede più di una proprietà nello stesso edificio, il suo potere decisionale è limitato al fine di assicurare che ogni proprietario abbia un’opportunità equa di partecipare e influenzare le decisioni della comunità.

In sintesi, la legge sulla proprietà orizzontale mira a mantenere un ambiente equo e democratico all’interno delle comunità di condominio, impedendo a singoli proprietari con più unità immobiliari di esercitare un controllo eccessivo sulle decisioni della comunità.

Per prendere decisioni all’interno del consiglio di quartiere, viene adottato un sistema a doppia maggioranza, come specificato dagli esperti del settore. Questo significa che alcune decisioni prese durante le riunioni di quartiere devono essere approvate sia dalla maggioranza dei proprietari presenti sia dalla maggioranza dei coefficienti di partecipazione di ogni immobile.

Durante la votazione, vengono presi in considerazione due fattori principali: il numero totale dei proprietari presenti e la somma dei coefficienti di partecipazione di ciascun immobile, che rappresenta la percentuale di proprietà di ogni unità rispetto al valore totale dell’edificio.

Questo sistema consente una doppia valutazione: da un lato, ogni proprietario, indipendentemente dal numero di case possedute, ha diritto a un solo voto; dall’altro lato, si tiene conto dei coefficienti di partecipazione di ciascun vicino, sommando le proprietà di tutti gli immobili presenti nell’edificio.

Infine, a seconda della natura delle decisioni da prendere, potrebbe essere richiesta la maggioranza semplice, la maggioranza dei proprietari presenti, oppure entrambe, garantendo un processo decisionale equo e rappresentativo all’interno della comunità di condomini.


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