Pubblicato l’indice dei prezzi degli affitti sul BOE


Pubblicato l’indice dei prezzi degli affitti sul BOE in vigore da oggi

La Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) ha diffuso l’elenco dei prezzi di riferimento degli affitti al fine di regolare gli importi nelle aree soggette a tensioni abitative. Nonostante le aspettative iniziali indicassero l’approvazione per martedì 12 marzo, l’attuazione della misura è stata posticipata di alcuni giorni e avrà inizio il 15 marzo 2024 nelle comunità che hanno accettato tali restrizioni.

Questo indice rappresenta uno degli obblighi stabiliti dalla Legge sull’edilizia abitativa (Ley de vivienda) , entrata in vigore nel maggio 2023, che consente di limitare i costi degli affitti nelle zone designate come sotto stress abitativo, con l’obiettivo di facilitare l’accesso alle abitazioni e prevenire l’aumento dei prezzi.

Dal 27 marzo scorso, i limiti sono consultabili sul portale del Ministero dell’Edilizia attraverso il Sistema di riferimento statale per i prezzi degli affitti delle abitazioni. Questo indice definisce una fascia di prezzo che stabilisce sia il massimo che il minimo per l’affitto di una residenza, variando a seconda della località e delle sue caratteristiche specifiche.

In quali casi verrà applicato l’indice del prezzo di affitto 

Secondo quanto dichiarato dal Ministero, l’obbligo di applicare questi valori si estenderà ai nuovi contratti di locazione di abitazioni appartenenti a grandi proprietari, nonché a tutti i nuovi contratti di locazione di abitazioni situate nelle zone designate come stressate, purché non siano state affittate negli ultimi cinque anni.

Per quanto riguarda gli altri casi, tali valori saranno disponibili a titolo informativo e saranno utili come punto di riferimento per valutare il costo della casa, ma non sarà obbligatorio applicarli.

In quali ambiti verrà applicato questo indice?


Attualmente, la Catalogna è l’unica regione autonoma che implementerà questo indice in 140 dei suoi comuni, come stabilito dalla BOE. A partire dal 15 marzo, questi comuni sono ufficialmente considerati zone stressate, con limitazioni sugli affitti che riguardano città come Barcellona, Cornellà da Llobregat, Lleida, Girona e Sabadell, tra gli altri.

Altre regioni, come Madrid, hanno dichiarato di non aderire a tali restrizioni. Nel frattempo, altre come i Paesi Baschi o la Navarra non potranno farlo, anche se il Ministero sta lavorando per sviluppare l’indice anche per queste comunità, tenendo conto del loro regime fiscale differenziato.


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