Pedro Sánchez, ha annunciato che non appena l’incendio sarà domato verrà dichiarata la “zona catastrofica” ma cosa significa?


Nella notte del 15 agosto, gli incendi hanno preso fuoco sulle alture di Candelaria e Arafo a Tenerife. Da allora, secondo l’ultimo aggiornamento, oltre 15.000 ettari di terreno sono stati avvolti dalle fiamme. Fortunatamente, al di là dei danni agli strumenti locali, non sono state coinvolte abitazioni né sono stati segnalati danni personali.

Tuttavia, vista l’ampia estensione dei terreni agricoli colpiti, il presidente ad interim del governo spagnolo, Pedro Sánchez, si è recato presso il centro di comando avanzato ad Arafo lunedì, per annunciare che una volta che l’incendio sarà spento, il Consiglio dei ministri approverà la dichiarazione di un’area gravemente colpita dall’emergenza di protezione civile. In altre parole, una “zona catastrofica”.

Ma cosa significa questa designazione? 

In sostanza, secondo la legge 17/2015 relativa al Sistema Nazionale di Protezione Civile, una “zona catastrofica” è una “situazione di rischio collettivo derivante da un evento che pone in pericolo immediato persone o beni e richiede un’azione tempestiva da parte delle autorità pubbliche per gestirlo, ridurre il danno e prevenire che si trasformi in una catastrofe”.

Solitamente, sono le comunità autonome o i municipi stessi a richiedere tale dichiarazione. Tuttavia, nel caso di Tenerife, è stato il governo centrale a promuovere l’annuncio lunedì.

Quali sono le implicazioni per i cittadini e le amministrazioni?

In base alla Legge 17/2015 sul Sistema Nazionale di Protezione Civile, una dichiarazione di “zona catastrofica” comporta che il governo si faccia carico della riparazione dei danni materiali e fornisca aiuti alle imprese e ai lavoratori colpiti, come ad esempio la sospensione dei contributi previdenziali.

Una volta che la zona è stata dichiarata catastrofica, possono essere adottate una serie di misure, tra cui:

Aiuti

Una volta dichiarata la zona catastrofica, potranno essere adottate, tra le altre, alcune delle seguenti misure :

– Aiuti economici alle persone per danni alla loro residenza abituale e ai beni di prima necessità.

– Risarcimento agli Enti Locali per spese derivanti da interventi improrogabili.

– Aiuti a persone fisiche o giuridiche che hanno effettuato la prestazione personale o patrimoniale.

– Aiuti agli stabilimenti industriali, commerciali e di servizi .

– Indennità per danni alle infrastrutture comunali, alla viabilità provinciale e insulare.

– Aiuti per danni alle produzioni agricole, zootecniche, forestali e dell’acquacoltura marina.

– Apertura di linee di finanziamento agevolate agevolate dall’Istituto Ufficiale di Credito.

Misure fiscali

Allo stesso modo, la legge mantiene nel suo testo una serie di misure fiscali per l’area interessata:

– Esenzione dalla quota dell’Imposta Immobiliare (IBI), corrispondente all’anno finanziario in cui si è verificata l’emergenza che colpisce abitazioni, stabilimenti industriali, turistici e commerciali, aziende agricole, zootecniche e forestali, luoghi di lavoro e simili, quando sono stati danneggiati e provato.

– Riduzione dell’imposta sulle attività economiche, corrispondente all’anno finanziario in cui si è verificata l’emergenza, alle industrie di qualsiasi natura, agli stabilimenti commerciali, turistici e professionali, i cui locali commerciali o beni relativi a tale attività sono stati danneggiati, a condizione che avessero hanno dovuto essere ricollocati o si sono verificati danni che costringono alla chiusura temporanea dell’attività.

– Le esenzioni e le riduzioni di quote delle imposte indicate nei precedenti ordinamenti comprenderanno anche quelle delle maggiorazioni legalmente autorizzate sulle stesse.

– I contribuenti che, aventi diritto ai benefici stabiliti nei precedenti ordinamenti, hanno soddisfatto le ricevute corrispondenti a detto anno d’imposta, possono chiedere la restituzione delle somme versate.

– Esonero dagli oneri della Centrale autonoma della circolazione per il disbrigo delle radiazioni di veicoli richieste in conseguenza dei danni prodotti, nonché per il rilascio di duplicati di circolazione o patenti distrutte o smarrite per tali cause.

– La diminuzione delle entrate delle imposte locali che, se del caso, si verifica nei municipi, nei consigli provinciali, nei consigli insulari e nei consigli insulari in conseguenza dell’applicazione del presente articolo, sarà compensata mediante imputazione al Bilancio generale dello Stato.

– Gli aiuti per lesioni personali saranno esenti dall’imposta sul reddito personale.

– Inoltre, in via eccezionale, il Ministro delle Finanze e delle Pubbliche Amministrazioni può autorizzare una riduzione dei tassi di rendimento netto delle aziende agricole e delle attività agricole svolte nelle aree interessate.

Misure in materia di lavoro e previdenza sociale

La legge prevede anche altre tipologie di misure specifiche per i lavoratori colpiti dalla catastrofe:

– Le risoluzioni o sospensioni dei contratti di lavoro o le riduzioni temporanee dell’orario di lavoro che abbiano diretta causa nell’emergenza, nonché nelle perdite di attività da essa direttamente derivate debitamente accreditate, saranno considerate derivanti da una situazione di forza maggiore.

– Le imprese e i lavoratori autonomi iscritti a qualsiasi regime di previdenza sociale possono chiedere e ottenere, previa giustificazione dei danni subiti, una moratoria fino a un anno senza interessi sul pagamento dei contributi di previdenza sociale e per concetti di riscossione congiunta corrispondenti a tre mesi solari consecutivi, a partire dal mese precedente al verificarsi dell’infortunio o, nel caso di lavoratori iscritti al Regime speciale dei lavoratori autonomi o dei lavoratori autonomi, dal mese in cui lo stesso si è verificato.

– I contribuenti della Previdenza Sociale che hanno diritto alle prestazioni stabilite dai precedenti ordinali e che hanno soddisfatto le quote corrispondenti alle esenzioni o alla moratoria in questione possono chiedere la restituzione delle somme versate, compresi, se del caso, gli interessi di mora, supplementi e costi corrispondenti, secondo i termini stabiliti dalla legge.

In sostanza, una dichiarazione di zona catastrofica mette in atto una serie di strumenti per aiutare le comunità a riprendersi dagli effetti devastanti di una catastrofe naturale o causata dall’uomo.


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