Nuove regole per le Vivienda Vacacional
Nei prossimi mesi, il Ministero del Turismo e del Lavoro del Governo delle Isole Canarie guiderà la stesura e l’approvazione di una legge che regolerà l’uso turistico degli alloggi nelle Isole Canarie e darà una base giuridica agli affitti per le vacanze (Vivienda Vacacional).
Lo ha confermato martedì nel Parlamento regionale la consigliera responsabile della zona, Jéssica de León, la quale ha spiegato che questa iniziativa sarà articolata tra diversi dipartimenti del Governo autonomo, poiché si rivolge non solo alle competenze turistiche, ma anche alle competenze abitative, territoriali pianificazione, ambiente o tutela dei consumatori.
De León è comparso davanti alla seduta plenaria del Parlamento, su richiesta del Gruppo Popolare, per spiegare la situazione della regolamentazione degli affitti per le vacanze nelle isole, fenomeno che, ha sottolineato, ha conosciuto “un notevole decollo nella sua offerta”. e rappresenta già il 33% dell’offerta ricettiva delle isole, con più di 42.000 alloggi e 179.000 posti letto, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (INE) corrispondenti al 2023.
“Questi dati collocano le Isole Canarie come la seconda comunità autonoma con la più alta percentuale di alloggi turistici in Spagna, dietro solo alle Isole Baleari”, ha affermato De León, che ha espresso la sua preoccupazione per la crescita avvenuta in comuni come La Oliva ( Fuerteventura) o Yaiza (Lanzarote), in cui rispettivamente il 30,78% e il 17,68% delle abitazioni sono adibite a turismo.
Nuove regole per le Vivienda Vacacional
Secondo il consigliere, nonostante questo aumento, che ha messo a dura prova il mercato residenziale, gli affitti per le vacanze sono ancora regolati nelle Isole Canarie da un regolamento che ha più di otto anni (decreto 113/2015) e ha un contenuto “molto limitato” che si è vista ridimensionata da diverse sentenze, come quella emessa nel 2018 dalla Corte Suprema, che ha eliminato parte del testo.
Inoltre, sosteneva De León, il decreto non contemplava alcuna pianificazione – né turistica, né urbana, né territoriale – e le condizioni che imponeva erano “minime”, senza distinzione di categorie, modalità o qualsiasi altro standard qualitativo.
Questa carenza normativa, ha chiarito il consigliere, non riguarda esclusivamente gli affitti per le vacanze, ma riguarda tutta la legislazione turistica, poiché i decreti e le leggi che regolano questa attività nelle Isole Canarie hanno tra gli otto e i 27 anni.
“Erano utili all’epoca ma nel 2023 sono diventati obsoleti e non rispondono alle esigenze di una società che chiede cambiamenti e difende un modello turistico che va sempre più verso la sostenibilità”, ha sottolineato De León.
A suo avviso, questo panorama giustifica la promozione di una nuova norma che non si limiti solo ad aggiornare il decreto sugli affitti turistici, ma sia più ambiziosa e regoli, con rango di legge, l’uso turistico degli alloggi nel loro insieme.
Questa iniziativa farà delle Isole Canarie la seconda comunità autonoma della Spagna a regolamentare per legge questa modalità di alloggio – dopo le Isole Baleari – poiché nel resto del paese è regolata tramite regolamenti, si legge in una nota del Ministero.
“C’è una realtà che dobbiamo affrontare di petto, regolamentando, senza demonizzare nessuno. Agendo con il bisturi, con grande attenzione per non lasciare fuori nessuno”, ha spiegato De León. TUTELA DEI PICCOLI IMPRENDITORI
Il Ministero del Turismo e del Lavoro sarà incaricato di elaborare questa legge, che avrà un marcato carattere trasversale.
Nell’ambito dei primi lavori, questo giovedì si terrà a Gran Canaria una commissione di studio alla quale parteciperanno i sette consigli, le amministrazioni pubbliche regionali e comunali, esperti del settore, rappresentanti delle università e delle associazioni professionali.
De León ha approfittato della sua presenza in Parlamento per chiarire che la norma tutelerà i piccoli proprietari che beneficiano di un supplemento all’affitto in questo tipo di alloggi e ha sottolineato che tra i suoi obiettivi, la nuova legge prevede “mettere fine alle pratiche irregolari rifornimento.” .
“Sono in gioco la nostra sostenibilità, la tutela dell’ambiente urbano, il diritto a un alloggio dignitoso, la qualità della vita dei cittadini o l’occupazione nel settore del turismo e non possiamo più voltarci dall’altra parte”, ha concluso il consigliere.