Gli agricoltori criticano i doppi standard dell’Ue


Gli agricoltori criticano i doppi standard dell’Ue

Dopo aver annunciato la partecipazione alle mobilitazioni promosse sulla penisola, il settore agricolo delle Canarie intende richiamare l’attenzione sui doppi standard esistenti in Europa riguardo alle normative sempre più rigide che influenzano la competitività dei produttori locali. Si evidenzia come tali normative impongano restrizioni significative, specialmente in termini di sostenibilità ambientale, lasciando i produttori delle Canarie in svantaggio rispetto ai loro concorrenti esteri, i quali non sono soggetti alle stesse norme restrittive.

Il segretario generale di Asaga, Theo Hernando, ha espresso preoccupazione per il fatto che i prodotti agricoli provenienti da paesi esterni all’UE, che non sono soggetti alle stesse normative stringenti, entrino nel mercato spagnolo, influenzando direttamente l’approvvigionamento alimentare della popolazione. Si sottolinea l’importanza di uniformare le regole del gioco per garantire equità e coerenza nel commercio.

Hernando ha inoltre evidenziato la questione della competitività dei salari, ritenendo ingiusto che i paesi latinoamericani e africani possano sfruttare vantaggi competitivi senza partecipare agli sforzi per la sostenibilità, come promosso dall’UE attraverso iniziative come il patto verde e il programma “dai campi alla tavola”.

I principali concorrenti delle Canarie nel settore delle banane sono stati identificati come paesi come la Repubblica Dominicana, la Costa Rica, il Perù e l’Ecuador, che offrono tariffe inferiori per tonnellata. Hernando ha criticato tali disparità tariffarie come ingiustificate, attribuendole a pressioni da parte di lobby nordamericane che influenzano le decisioni a Bruxelles.

In merito all’accordo UE-Mercosur, Hernando ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alle differenze di standard tra le normative europee e quelle del Mercosur, specialmente per quanto riguarda l’allevamento del bestiame e l’uso di prodotti come farine animali e transgenici, nonché ormoni e antibiotici vietati nell’UE.

Hernando ha concluso che l’Europa rischia di danneggiare il proprio settore agricolo favorendo importazioni da paesi che non rispettano gli stessi standard. Rafael Hernández, presidente del Coordinatore delle Organizzazioni di Allevatori e Zootecnici delle Isole Canarie (Coag), ha concordato sull’importanza di garantire condizioni paritarie tra i paesi europei e quelli esterni all’UE, senza trascurare le esigenze ambientali.

Infine, Hernández ha evidenziato le sfide aggiuntive legate alla possibile apertura della linea marittima tra Fuerteventura e Tarfaya, che minaccia ulteriormente il settore agricolo locale, dimostrando le conseguenze negative degli accordi commerciali sugli agricoltori delle Canarie.


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