Il locatore può entrare nell’appartamento affittato?
Il proprietario deve avere il consenso dell’inquilino per entrare nella casa, salvo queste eccezioni.
E’ fondamentale comprendere che l’affitto comporta il trasferimento del diritto di utilizzo dell’abitazione dal proprietario all’affittuario in cambio di un canone di locazione. Una volta che la casa diventa la residenza dell’affittuario, questi ha l’autorità per decidere chi può o non può entrare. Come stabilito dalla Costituzione, l’abitazione è inviolabile, e di conseguenza, il proprietario non può entrare senza il consenso espresso dell’affittuario.
Tuttavia, è importante notare che esistono eccezioni a questa regola generale. Il proprietario può entrare nella casa affittata nei seguenti casi:
- Se nel contratto di locazione è stato concordato in anticipo che il proprietario avrebbe avuto accesso all’abitazione.
- Se ci sono evidenze di un crimine flagrante che sta avvenendo nella proprietà.
- Nel caso in cui siano necessarie riparazioni per mantenere la casa abitabile, il proprietario o un tecnico incaricato potrebbe avere il diritto di accedere all’abitazione. Tuttavia, è essenziale ottenere il consenso dell’inquilino. Se l’inquilino rifiuta, qualsiasi danno derivante dalla mancata esecuzione delle riparazioni sarà a carico dell’inquilino, che dovrà coprire le spese necessarie.
Cosa succede se il proprietario vuole vendere la casa mentre è affittata?
In questo caso, l’inquilino non è obbligato a ricevere visite, quindi è necessario ottenere il consenso dell’inquilino per poter mostrare la casa a potenziali acquirenti. Nella maggior parte dei casi, si cerca di raggiungere un accordo con l’inquilino per programmare le visite in modo da causare il minor disagio possibile.