I lavori più ricercati a Tenerife


I lavori più ricercati a Tenerife

I lavori più richiesti e difficili da coprire a Tenerife includono le figure di camerieri, cuochi, elettricisti, autisti di camion e autobus, giardinieri, bagnini, muratori, casseri, fabbri, macellai, pescivendoli, commessi e assistenti domestici. Questa situazione è principalmente attribuibile alla mancanza di esperienza, formazione e competenze linguistiche, come evidenziato in un rapporto del Servizio per l’Impiego delle Isole Canarie (SCE) presentato giovedì.

La direttrice della SCE, Dunnia Rodríguez, ha identificato la mancanza di offerta formativa, esperienza e il basso livello di conoscenza dell’inglese come le principali ragioni alla base della carenza di manodopera in questi settori. Rodríguez ha annunciato che un prossimo studio approfondirà le ragioni per le quali alcuni lavoratori rifiutano opportunità di lavoro.

La distanza superiore a 30 chilometri e la scarsità di affitti ragionevoli nei comuni turistici sono ulteriori fattori che contribuiscono alla negazione del lavoro da parte di alcune persone. Durante la presentazione dei risultati del rapporto “Piano di Prospezione del Lavoro,” il Ministro del Turismo e del Lavoro delle Isole Canarie, Jéssica de León, ha spiegato che il servizio Prospezione Lavoro mira a comprendere i fabbisogni occupazionali delle aziende.

Questo servizio, composto da un’équipe di 12 tecnici di prospezione distribuiti in tutte le Isole Canarie, funge da intermediario tra le aziende e la SCE. La sua missione è fornire al Governo delle Isole Canarie informazioni sulle professioni future e sulle attuali opportunità, specialmente quelle difficili da coprire. L’obiettivo è adattare le competenze e la formazione dei cercatori di lavoro alle reali esigenze del mercato, promuovendo la qualificazione professionale e facilitando l’inserimento lavorativo in settori ad alta domanda.

Il piano di prospezione lavorativa mira a favorire la ricerca di talenti da parte delle aziende e a offrire opportunità di lavoro ai disoccupati, migliorando complessivamente la loro occupabilità.


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