Previsto altro anno record per Tenerife


Previsto altro anno record per Tenerife

Il 2024 si conferma essere un anno positivo, se non addirittura eccellente, per il settore turistico a Tenerife, secondo i dati macroeconomici ufficiali e le previsioni di crescita economica analizzate da Excelcan, un influente gruppo di pressione composto dai principali operatori locali del settore turistico, che rappresenta una parte significativa dell’economia regionale, contribuendo al 35,5% del PIL delle isole.

Le prospettive delineate nel rapporto economico di Excelcan, presentato recentemente alla Camera di Commercio di Gran Canaria, indicano una forte crescita del settore turistico nel corso del 2024, con un aumento del suo potenziale di reddito stimato all’8,2% rispetto all’anno precedente.

Questo aumento si prevede concentrato principalmente nel primo trimestre dell’anno, durante l’alta stagione delle Canarie e la Settimana Santa a marzo, con una previsione di crescita del tasso di oltre il 9%, raggiungendo il 9,7%, secondo quanto riportato nel rapporto di Excelcan.

Le previsioni di Excelcan sono supportate anche dalle previsioni ufficiali riguardanti l’incremento dei posti disponibili sui voli regolari verso gli aeroporti delle Canarie, fornite da Turismo de Canarias, l’ente pubblico responsabile del turismo regionale. Si prevede un aumento del 9,8% dei posti per l’estate 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 9,6% per i mesi dell’alta stagione (gennaio-marzo), anche rispetto all’anno precedente.

A conferma di queste previsioni ottimistiche, l’Istituto Nazionale di Statistica (INE) ha pubblicato dati ufficiali lunedì scorso riguardanti l’arrivo di turisti stranieri in Spagna, inclusi i dati specifici per le diverse comunità autonome. Le Canarie hanno registrato un record di 1,3 milioni di visitatori stranieri solo nel mese di gennaio, accompagnato da una spesa turistica record di 2,007 milioni di euro, confermando ulteriormente l’attrattiva e la forza del settore turistico delle isole.


Nel mese di gennaio 2024, le Isole Canarie hanno mantenuto la loro posizione come la principale destinazione turistica per i visitatori stranieri in Spagna, rappresentando il 27,7% del totale. Le Canarie sono seguite dalla Catalogna (20,1%) e dall’Andalusia (14%). Rispetto a gennaio 2023, il numero di turisti che hanno visitato le Canarie è aumentato del 9,2%, mentre in Catalogna l’aumento è stato del 20,3% e in Andalusia del 17,4%.

Complessivamente, la Spagna ha accolto 4,8 milioni di turisti internazionali nel mese di gennaio 2024, registrando un aumento del 15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Regno Unito è rimasto il principale paese di provenienza dei turisti, con le Isole Canarie come meta preferita. Seguono il Regno Unito, la Germania e i Paesi nordici, una distribuzione che si conferma tipica durante i mesi invernali.


La spesa totale dei turisti internazionali che hanno visitato la Spagna nel mese di gennaio ha registrato un aumento significativo del 25,5%, raggiungendo la cifra di 6.550 milioni di euro. La spesa media giornaliera per turista straniero è salita del 6%, toccando la media nazionale record di 158 euro.

La spesa media per turista in Spagna ha raggiunto i 1.374 euro, con un aumento annuo dell’8,9% rispetto a gennaio 2023. Nel dettaglio, la spesa dei turisti provenienti dal Regno Unito è aumentata del 26,7% nell’arco dell’anno (da gennaio 2023 a gennaio 2024), seguita dalla Germania con il 25,5% e dai paesi nordici con il 14,4%.

Analizzando le diverse comunità autonome, le Isole Canarie hanno ricevuto il 30,6% della spesa complessiva dei turisti stranieri in Spagna nel mese di gennaio, registrando un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Tale cifra è inferiore rispetto al 34,3% della Comunità di Madrid e al 30,1% della Catalogna. Le Isole Canarie hanno anche segnato un aumento nei record di spesa media giornaliera per turista (+7,1%, da gennaio 2023 a gennaio 2024, raggiungendo i 1.519 euro) e di spesa media per turista (+8,4%, con 177 euro), nonostante una leggera riduzione della durata media del soggiorno dei visitatori dello 1,2%.


Lingua/ Idioma/ Language»