L’assenza di alloggi complica lo sviluppo alberghiero


L’assenza di alloggi complica lo sviluppo alberghiero

Le principali catene alberghiere cercano oltre 7 mila lavoratori, ma ammettono che la mancanza di alloggi è un problema serio

La deregolamentazione del settore immobiliare nel Sud di Tenerife sta minacciando lo sviluppo economico e il libero mercato, portando a una carenza o assenza di alloggi residenziali. Questa situazione ha gravi conseguenze per il settore turistico, in particolare per gli albergatori, che stanno affrontando difficoltà nel reclutare personale qualificato per garantire il normale funzionamento delle attività.

Le principali catene alberghiere spagnole, tra cui Meliá, Barceló, Iberostar e Palladium, hanno annunciato la necessità di circa 7.200 nuovi dipendenti per coprire i prossimi mesi. Tuttavia, si scontrano con il problema della mancanza di alloggi accessibili per i lavoratori, complicando ulteriormente il processo di assunzione. Alcune catene stanno cercando di incentivare le assunzioni offrendo vitto e alloggio o contratti di affitto ai dipendenti.

Ashotel, l’associazione alberghiera provinciale, aveva già segnalato nel 2022 la carenza di alloggi per i lavoratori del settore. Nel periodo dal 2015 al 2023, gli spazi abitativi per le vacanze sono cresciuti del 60%, mentre gli affitti sono raddoppiati nel Sud. Ashotel evidenzia che gli alberghi nelle Isole Canarie forniscono lavoro a 77.000 persone, sottolineando la differenza significativa rispetto agli affitti turistici.

L’organizzazione sottolinea anche l’impatto positivo del settore ricettivo sulle finanze locali, generando attraverso le tasse circa 3,4 miliardi di euro nelle Isole. Tuttavia, si pone la domanda su quanti posti di lavoro e redditi vengano generati dalle case di vacanza, evidenziando la complessità e l’importanza di affrontare la questione degli alloggi nel contesto economico regionale.


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