Le Isole Canarie hanno bisogno di 15.000 case


Le Isole Canarie hanno bisogno di 15.000 case

Secondo uno studio elaborato da Corporación 5, le Isole Canarie devono affrontare un’urgente crisi abitativa, che richiede la costruzione di 15.000 unità abitative all’anno e un investimento di 1,8 miliardi di euro. L’amministrazione riconosce la necessità di coinvolgere il settore privato per raggiungere questo obiettivo, considerato il deficit di bilancio nel settore pubblico. Corporación 5 ritiene che queste cifre siano il minimo necessario per risolvere la crisi abitativa e che raggiungerle richieda un aumento significativo rispetto alle abitazioni messe sul mercato tra il 2021 e il 2023, cinque volte superiore.

La sfida è ancora più grande se si considera che solo un esiguo numero di abitazioni costruite negli ultimi anni sono state ufficialmente destinate alla protezione, con appena 208 costruite nel 2022, nessuna nel 2021, 2020 e 2018, e solamente 60 nel 2019.

Corporación 5 sottolinea la necessità di incentivare il riutilizzo delle oltre 211.000 abitazioni vuote e non occupate nelle isole, analizzando anche l’impatto dei turisti e delle abitazioni vacanti. Propone di fornire maggiore certezza giuridica ai proprietari per incentivare la locazione delle loro proprietà, criticando la Legge statale sull’edilizia abitativa per generare insicurezza nel mercato degli affitti nelle Canarie.

Il Decreto Legge sull’edilizia, recentemente approvato dal Governo delle Isole Canarie, è considerato positivo da Corporación 5, nonostante le opposizioni politiche. Questo decreto mira a semplificare le procedure di lottizzazione, riducendo la burocrazia e rafforzando la politica dell’edilizia sociale per favorire l’accesso alle abitazioni in affitto per le fasce svantaggiate della popolazione.

Una delle sue disposizioni principali prevede la condivisione dello stesso terreno tra abitazioni gratuite e abitazioni protette, garantendo così la coesione sociale e evitando la ghettizzazione. Corporación 5 sostiene che questa misura favorisca la convivenza tra diverse fasce sociali, evitando la concentrazione di abitazioni protette in un unico luogo, che potrebbe portare alla marginalizzazione del quartiere.

Infine, si mira a un uso efficiente del patrimonio pubblico inutilizzato, destinandolo all’edilizia sociale, come parte degli sforzi per affrontare la crisi abitativa nelle Isole Canarie.


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