La storia di Tenerife e delle Canarie


La storia di Tenerife e delle Canarie dalle Origini Vulcaniche ai Giorni Nostri

Le Isole Canarie sono di origine vulcanica e si formarono a partire da circa 30 milioni di anni fa a seguito di un’intensa attività sottomarina. Il processo di risalita del magma generò dapprima vulcani sottomarini, che nel tempo accumularono strati di lava fino a emergere sopra il livello del mare, dando vita all’arcipelago.

Lanzarote fu la prima isola a emergere, seguita da Fuerteventura e successivamente dalle altre isole, completando la formazione dell’attuale arcipelago canario. Geograficamente, le Canarie appartengono alla regione della Macaronesia, insieme a Azzorre, Capo Verde, Madeira e le Isole Selvagge.

La storia di Tenerife e delle Canarie dalle Origini Vulcaniche ai Giorni Nostri

Popolamento Aborigeno

Per milioni di anni, le isole rimasero disabitate fino all’arrivo di popolazioni di origine berbera dal Nord Africa, intorno al primo millennio a.C. Questi primi abitanti, noti collettivamente come Guanches (sebbene il termine si riferisse inizialmente solo agli indigeni di Tenerife), si organizzarono in comunità isolate e svilupparono sette culture distinte su ciascuna isola:

  • Bimbaches a El Hierro,
  • Benahoaritas a La Palma,
  • Gomeros a La Gomera,
  • Canarios a Gran Canaria,
  • Majos a Lanzarote,
  • Majoreros a Fuerteventura,
  • Guanches a Tenerife.

Queste popolazioni vivevano principalmente di agricoltura, allevamento e pesca, con strutture sociali gerarchiche e pratiche religiose legate alla natura e agli astri.

Contatti con Antiche Civiltà

Le Isole Canarie furono menzionate da antiche civiltà mediterranee come Fenici, Cartaginesi e Romani. Gli scrittori classici, tra cui Plinio il Vecchio, le descrissero come le “Isole Fortunate” (Fortunatae Insulae), un luogo mitico di abbondanza e prosperità. Secondo alcune fonti, furono i Romani a denominare l’arcipelago “Canariae Insulae”, ispirandosi alla presenza di grandi cani o, secondo un’altra teoria, a una tribù africana chiamata “Canarii”.

Dopo la caduta dell’Impero Romano, le Canarie rimasero isolate per quasi un millennio, con scarsi contatti con il mondo esterno.

Riscoperta Europea e Conquista

Nel XIV secolo, navigatori europei (genovesi, portoghesi e maiorchini) iniziarono a esplorare l’arcipelago, attratti dalle sue risorse naturali e dalla posizione strategica.

La conquista vera e propria iniziò nel 1402 con l’arrivo del normanno Jean de Béthencourt e del suo luogotenente Gadifer de la Salle. Questa fase iniziale, nota come “Conquista Señorial”, portò alla sottomissione di Lanzarote, Fuerteventura e El Hierro. La seconda fase, la “Conquista Realenga”, fu guidata direttamente dalla Corona di Castiglia e si concluse nel 1496 con la sanguinosa battaglia di Acentejo, che sancì la definitiva sottomissione di Tenerife e dell’intero arcipelago alla Spagna.

Colonizzazione e Sfruttamento

Con la conquista spagnola, le Canarie furono integrate nel sistema coloniale europeo. Gli indigeni furono in gran parte assimilati, ridotti in schiavitù o sterminati a causa di malattie e conflitti. La società delle isole cambiò radicalmente con l’arrivo di coloni spagnoli, portoghesi e fiamminghi.

L’economia delle Canarie si sviluppò grazie alla coltivazione della canna da zucchero, che rese l’arcipelago un importante centro di produzione per l’Europa. Nel XVII secolo, la coltivazione della vite sostituì lo zucchero, con il vino Malvasia che divenne famoso a livello internazionale e fu citato persino da Shakespeare.

Importanza Strategica e Commercio

Grazie alla loro posizione geografica, le Canarie divennero un punto di scalo cruciale per le rotte commerciali tra Europa, Africa e Americhe. Le navi spagnole utilizzavano i porti delle isole per rifornimenti e scambi commerciali, favorendo la crescita economica della regione.

Parallelamente, molti abitanti delle Canarie emigrarono verso le colonie spagnole in Sud America, contribuendo alla popolazione e alla cultura di paesi come Cuba e Venezuela.

Attacchi Pirata e Difesa dell’Arcipelago

Nel corso dei secoli, le Canarie subirono numerosi attacchi da parte di pirati berberi, inglesi e olandesi. Uno degli eventi più celebri fu il tentativo di invasione dell’ammiraglio britannico Horatio Nelson nel 1797. Durante la battaglia di Santa Cruz de Tenerife, Nelson fu sconfitto e perse un braccio a causa di una palla di cannone spagnola.

Trasformazioni Sociali e Politiche

Nel XIX secolo, con l’abolizione delle signorie feudali, le Canarie divennero una provincia spagnola. L’economia continuò a diversificarsi, con la produzione di fichi d’India per la cocciniglia e l’introduzione della coltivazione della banana, destinata all’esportazione.

La fine del XIX secolo vide anche una crescente emigrazione canaria verso l’America Latina e l’emergere di sentimenti autonomisti, che portarono alla nascita di movimenti nazionalisti.

Il XX Secolo e Oltre

Con la perdita delle colonie spagnole in America, l’economia delle Canarie subì un rallentamento. Durante la Guerra Civile Spagnola (1936-1939), l’arcipelago rimase sotto il controllo delle forze franchiste e subì una dura repressione.

A partire dagli anni ’50, il turismo divenne il motore economico principale. Le Canarie si trasformarono in una delle principali destinazioni turistiche europee, grazie al clima mite e alle bellezze naturali.

Nel 1982, le Canarie ottennero lo statuto di regione autonoma all’interno della Spagna, con un proprio governo e parlamento.

Negli ultimi decenni, l’arcipelago ha vissuto una crescita demografica ed economica, attirando investimenti e migranti da tutto il mondo. La pandemia di COVID-19 nel 2020 ha rappresentato una sfida significativa, ma l’economia si è rapidamente ripresa grazie al turismo e agli aiuti governativi.

La storia di Tenerife e delle Canarie dalle Origini Vulcaniche ai Giorni Nostri: Conclusione

La storia delle Isole Canarie è un intreccio affascinante di eventi geologici, scoperte, conquiste e trasformazioni sociali. Da un remoto arcipelago vulcanico a un crocevia di culture e rotte commerciali, le Canarie hanno saputo mantenere una propria identità unica, diventando oggi un’importante realtà turistica ed economica a livello internazionale.


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