I vulcani di sabbia di Tenerife unici al mondo


I vulcani di sabbia di Tenerife unici al mondo

Nei dintorni della Montaña Roja, a El Médano, si trova una curiosa concentrazione di resti fossili

Il comune di Granadilla de Abona, situato nel sud di Tenerife, vanta paesaggi naturali e luoghi di notevole valore geologico che lo rendono uno dei più biodiversi. Numerose aree presentano formazioni di notevole interesse scientifico, culturale e naturale a livello nazionale e mondiale, oggetto di approfonditi studi da diversi anni.

Nei dintorni di Montaña Roja è possibile osservare una particolare concentrazione di resti fossili che assumono l’aspetto di tubi di sabbia. Questi resti si sono formati in seguito al più grande terremoto mai registrato a Tenerife, noto come terremoto di El Médano.

Il professor Luis González Vallejo, esperto di Ingegneria Geologica presso l’Università Complutense, ha spiegato nel 2011 che i terremoti di El Médano sono stati causati da un’imponente attività sismica proveniente da una faglia sottomarina, verificatasi tra 3.000 e 10.000 anni fa. Questa attività comprimeva il terreno umido e provocava l’emersione di sabbia, formando così vulcani di sabbia unici al mondo per la loro eccezionale conservazione.

I vulcani di sabbia generati dai terremoti di El Médano potevano raggiungere uno spessore fino a 4 metri e un diametro di 30 centimetri. Tuttavia, molti di essi sono stati distrutti durante l’estrazione dei detriti per la costruzione dell’autostrada del sud di Tenerife (TF-1) negli anni ’70.

In un articolo successivo pubblicato su DIARIO DE AVISOS il 31 ottobre 2011, il geologo del CSIC Joan Martí ha suggerito che tali resti fossili sono in realtà nidi di vermi. Ha notato somiglianze con le rizocrezioni, formazioni create da vermi litofagi che espellono sabbia per creare i loro nidi. Martí ha sostenuto che, sebbene possano sembrare pieghe del terreno quando si tratta di terremoti, non sono vere e proprie tubazioni, come quelle osservate a El Médano.


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