Garachico effettuerà un’esercitazione di risposta all’emergenza vulcanica
La presidente del Cabildo di Tenerife, Rosa Dávila, ha affermato mercoledì che non esistono evidenze scientifiche che suggeriscano un’imminente eruzione sull’isola e ha annunciato che a settembre si terrà a Garachico un’esercitazione di risposta a un’emergenza vulcanica, in collaborazione con il meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea.
In una conferenza stampa successiva alla riunione del consiglio governativo dell’isola, Dávila ha fatto riferimento a una riunione straordinaria del comitato di sorveglianza vulcanica, sottolineando l’importanza di trasmettere “un messaggio di tranquillità e fiducia alla popolazione”, e ha assicurato che l’attività intorno al Teide sarà monitorata più intensamente.
“La situazione attuale non presenta prove scientifiche che indichino un’eruzione imminente, né a breve né a medio termine”, ha dichiarato Dávila, precisando che l’attività osservata rientra nei normali fenomeni di una regione vulcanica attiva. La scienza, ha aggiunto, è “la nostra principale alleata”.
Garachico effettuerà un’esercitazione di risposta all’emergenza vulcanica
Tenerife dispone di una rete di monitoraggio scientifico avanzata che lavora costantemente per garantire la sicurezza, e grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia e esperti qualificati, si è in grado di rilevare qualsiasi cambiamento significativo con un adeguato anticipo per intraprendere le misure necessarie.
A tal proposito, Dávila ha citato l’Istituto Vulcanologico delle Isole Canarie (Involcan), l’Istituto Geografico Nazionale e l’IGME, che monitorano in tempo reale l’attività sismica, vulcanica e geotermica sul Teide e nell’intero arcipelago. Questi enti dispongono di sistemi di rilevamento sofisticati che consentono di analizzare con precisione qualsiasi variazione nel sottosuolo e rispondere prontamente a qualsiasi emergenza.
Inoltre, il Cabildo di Tenerife collabora con gruppi scientifici e sistemi di emergenza, tra cui la Direzione Generale di Sicurezza ed Emergenze del Governo delle Isole Canarie, in uno sforzo congiunto per garantire la preparazione per qualsiasi scenario, con protocolli di sicurezza chiari ed efficaci.
A tal fine, Dávila ha insistito affinché gli organismi di sorveglianza, in coordinamento con il Piano Speciale di Protezione Civile e di Risposta all’Emergenza per il Rischio Vulcanico delle Isole Canarie (Pevolca), siano pienamente operativi e attivi nella protezione della popolazione.
Per quanto riguarda la simulazione di risposta alle emergenze vulcaniche che si terrà nel comune di Garachico, Dávila ha spiegato che questa fa parte del progetto internazionale EU-Modex, con l’obiettivo di valutare e potenziare la capacità di risposta di Tenerife a possibili crisi vulcaniche. Garachico è stato scelto come sede dell’esercitazione per la sua rilevanza storica nell’attività vulcanica dell’isola, in particolare in relazione all’eruzione del 1706 che ha avuto un impatto significativo sulla geografia e sull’economia del comune.
Alla simulazione parteciperanno numerosi enti scientifici e di emergenza, tra cui l’Involcan, l’Istituto Geografico Nazionale (IGN), il CSIC, l’Università di La Laguna, l’Unità Militare di Emergenza (UME), l’Esercito e il Consorzio dei Vigili del Fuoco di Tenerife. Inoltre, sono previste delegazioni internazionali provenienti da Romania, Italia, Svezia, Austria e Irlanda, che contribuiranno al coordinamento e alla valutazione dell’esercitazione.
Questo approccio multinazionale consentirà la condivisione di conoscenze e l’adattamento dei protocolli di risposta europei alla realtà locale di Tenerife, migliorando così l’efficacia dei piani di emergenza.
Una delle caratteristiche principali dell’esercitazione sarà l’effettuazione di un’evacuazione preventiva in un quartiere di Garachico, per valutare la capacità di risposta delle squadre di emergenza e della popolazione. Durante la settimana dell’esercitazione, saranno organizzate attività informative per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e della preparazione.
Il coinvolgimento attivo della comunità sarà cruciale per simulare scenari realistici e ottimizzare le strategie di comunicazione e organizzazione in situazioni di rischio. Dávila ha sottolineato che questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica per integrare gli standard europei nella gestione delle emergenze vulcaniche sull’isola.
Il Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea, che ha partecipato a interventi globali in risposta a disastri naturali come terremoti, incendi boschivi e inondazioni, sostiene questa iniziativa. Secondo l’amministrazione locale, l’esperienza acquisita in questi interventi permetterà a Tenerife di rafforzare la sua capacità di risposta e protezione della popolazione, migliorando la gestione delle crisi naturali.
In merito alla posizione del Centro Nazionale di Vulcanologia, Dávila ha confermato che esiste un consenso con il Cabildo de La Palma affinché la sede del centro sia condivisa tra le due isole, indipendentemente dalla sua ubicazione amministrativa. La priorità, ha concluso, è evitare che sorgano controversie che possano influire sulla collocazione del centro all’interno delle Isole Canarie.