Tutte le eruzioni del Teide a Tenerife
La registrazione dell’attività vulcanica ha documentato nel tempo una serie di eruzioni di varia intensità, tra le quali la più distruttiva fu quella del 1706, che colpì il paese e il porto di Garachico.
La scorsa settimana, in seguito all’ultima riunione del Pevolca (Piano di Emergenze Vulcaniche delle Canarie), è stato annunciato un incremento della sorveglianza sul Teide, dopo aver rilevato una lieve deformazione nell’area circostante.
Negli ultimi dieci anni si è osservato un aumento dell’attività sismica del vulcano, manifestatasi in cinque sciami sismici di rilievo nella zona occidentale di Las Cañadas, secondo quanto riferito da Itahiza Domínguez, direttore dell’Istituto Geografico Nazionale (IGN).
Questa intensificazione dell’attività ha sollevato interrogativi sulla possibilità di un’imminente eruzione del Teide, un’ipotesi che Nemesio Pérez, direttore dell’Involcan, ha voluto chiarire.
“L’emissione di gas ha subito variazioni a partire dalla fine del 2016, sebbene in modo non significativo” ha affermato, sottolineando che la situazione non è paragonabile a quanto accaduto a La Palma nel 2021. Tuttavia, ha riconosciuto che, in ambito vulcanologico, nulla può essere escluso con certezza assoluta.
Ogni 100 anni
L’analisi dei dati storici indica che la possibilità di un evento sismico rilevante non è da escludere, considerando le eruzioni registrate a Tenerife dal XV secolo.
Da quando esistono documentazioni scritte, sono state segnalate sette eruzioni, sebbene quelle del XVIII secolo siano considerate parte di un unico ciclo eruttivo.
Vulcano di Boca Cangrejo
La prima eruzione documentata risale al 1492, due anni prima della conquista totale di Tenerife. Si tratta del vulcano di Boca Cangrejo, osservato da Cristoforo Colombo durante il suo viaggio verso l’America.
Si ritiene che il vulcano fosse situato vicino alla costa, probabilmente nell’area di Güímar. La sua attività fu avvistata dall’equipaggio della Santa María mentre lasciava l’isola, che notò fiamme e cenere all’orizzonte.
Vulcani di Arafo, Fasnia e Güímar
Nel dicembre del 1704 iniziò un’intensa attività eruttiva nella Valle di Arafo, nel sud-est dell’isola. Una fessura si aprì nella montagna di Las Arenas, con emissioni di lava e cenere. L’evento proseguì poi a Fasnia e, nel gennaio successivo, a Güímar.
Vulcano di Trevejo
L’eruzione del vulcano di Trevejo nel 1706 è considerata la più devastante della storia di Tenerife, in particolare per Garachico.
All’epoca, Garachico era il principale porto commerciale dell’isola e subì la distruzione di gran parte delle abitazioni e dell’infrastruttura portuale, obbligando a una completa riorganizzazione economica del nord di Tenerife.
L’eruzione si originò sulle pendici del vulcano, lungo la dorsale di Abeque, tra i comuni di El Tanque, Los Silos e Garachico. Fortunatamente, la lentezza del fenomeno permise l’evacuazione tempestiva della popolazione, evitando vittime.
Vulcano Chahorra
Tra giugno e settembre del 1798, sulle pendici del Pico Viejo, vicino al Teide, si verificò un’eruzione che aprì diverse bocche eruttive, con un’intensa emissione di lava. Tuttavia, non furono coinvolte aree abitate.
Vulcano Chinyero
L’ultima eruzione registrata a Tenerife avvenne nel 1909, nel nord-ovest dell’isola, nel comune di Santiago del Teide, vicino ai territori di Garachico, El Tanque e Buenavista del Norte.
Pur non causando vittime né danni significativi, la popolazione temette che la lava potesse raggiungere le zone abitate. All’epoca, il ricordo della distruzione di Garachico nel 1706 era ancora vivo e la paura di una tragedia simile era diffusa tra gli abitanti del nord dell’isola.
Cicli eruttivi
Dai dati storici emerge che le eruzioni a Tenerife si verificano mediamente ogni cento anni, una frequenza moderata rispetto ad altre isole vulcaniche. Tuttavia, il ciclo eruttivo dell’isola può variare tra i 100 e i 300 anni.
È interessante notare che nel XVII secolo non si verificarono eruzioni, mentre il XVIII secolo fu il periodo più attivo e al contempo il più devastante per l’economia dell’isola.