Vivienda Vacacional la percentuale del 10% può essere aumentata
La normativa suglle Viviandas Vacacionales è stata resa più flessibile rispetto alla versione iniziale, accogliendo alcune modifiche richieste dai consigli comunali. L’obiettivo è giungere a un testo il più consensuale possibile per ottenere il sostegno dei sindaci.
Il disegno di legge sulla pianificazione sostenibile dell’uso turistico delle abitazioni, recentemente approvato dal governo, consente ai comuni di destinare una percentuale maggiore di territorio a questo tipo di turismo rispetto a quanto inizialmente previsto, a condizione che lo dimostrino tramite uno studio sulla capacità di carico, garantendo che i servizi essenziali non siano compromessi.
La ministra del Turismo, Jessica de León, ha ricordato che nella versione originale del testo era previsto che il 90% del territorio fosse destinato a uso residenziale, lasciando un 10% (o 20% nel caso delle “isole verdi”) per le abitazioni turistiche. Tuttavia, diversi consigli comunali, in particolare quelli delle aree turistiche, si sono opposti, sostenendo che dovrebbero essere loro a determinare le percentuali in base alle specifiche esigenze locali.
Con le nuove disposizioni, questa percentuale del 10% potrà essere aumentata qualora uno studio sulla capacità di carico dimostri che i servizi – come alloggi, acqua ed ecosistema – garantiscono la qualità della vita per i residenti senza subire sovraccarichi dovuti all’afflusso turistico.
Posizioni più convergenti
La nuova normativa prevede anche che l’attività possa essere regolamentata attraverso un’ordinanza insulare esente dalla procedura di valutazione ambientale. Questo, secondo De León, ha contribuito ad avvicinare le posizioni tra il Governo e la Federazione Canaria dei Comuni (FECAM).
Dopo il parere del Consiglio consultivo, che dovrà essere espresso entro 15 giorni, il Ministero del Turismo si incontrerà nuovamente con i consigli e i comuni per definire i dettagli delle procedure amministrative di loro competenza.
Tra i punti irrinunciabili evidenziati dalla ministra, vi è la condizione che, una volta entrata in vigore la legge, non sarà possibile realizzare case per vacanze se non previste dal piano urbanistico. Questo principio costituisce l’elemento centrale del disegno di legge.
Inoltre, De León ha ribadito che:
- Le case soggette a protezione ufficiale non potranno essere utilizzate come alloggi turistici.
- Non sarà consentito destinare interi edifici a questo tipo di attività.
Questi requisiti, ha sottolineato, non sono mai stati messi in discussione dagli enti locali.
La ministra ha espresso fiducia che il disegno di legge possa iniziare il suo iter legislativo entro la fine dell’anno, auspicando che venga arricchito dai gruppi parlamentari piuttosto che ostacolato. Ha anche sottolineato che i servizi legali della comunità non hanno rilevato incongruenze nel documento e che il testo è stato trasmesso alla Commissione Nazionale del Mercato dei Valori (CNMV) per ulteriori analisi.
Dall’annuncio della normativa, volta a mettere ordine nel “caos” degli alloggi per vacanze, sono state registrate circa 10.000 dichiarazioni responsabili.