Sempre più italiani vivono all’estero +11.8% di expat in quattro anni
“Soltanto l’Italia che ha scelto l’estero continua a crescere.” Questo è quanto emerge dal “Rapporto italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes, . Dal 2020, l’Italia ha registrato una perdita di 652.000 residenti, e nello stesso periodo il numero di persone che hanno lasciato il Paese è aumentato dell’11,8%, in ripresa dopo la pausa forzata dalla pandemia.
Chi emigra dall’Italia
Attualmente, sono 6 milioni e 134 mila gli italiani residenti all’estero, a fronte di una popolazione nazionale di 58 milioni e 990 mila persone (dati Istat). Il 45,8% degli emigranti proviene dal Sud, con la Sicilia in testa (826 mila iscritti all’AIRE). Dal Nord, invece, provengono circa 2,3 milioni di espatriati, soprattutto da Lombardia (641 mila) e Veneto (563 mila). Il Centro contribuisce con il 15,7% dei cittadini che vivono all’estero.
Tutte le aree sono coinvolte, ma quelle già colpite da spopolamento e crisi economiche risultano particolarmente vulnerabili, come sottolinea il rapporto. Le motivazioni che spingono a partire sono molteplici, tra cui trasferimenti familiari, studio, lavoro e ricongiungimenti.
Il trend migratorio vede un incremento di persone con più di 40 anni, mentre diminuisce il numero di giovani sotto i 30 anni che lasciano il Paese. Il 47% degli emigranti ha tra i 30 e i 40 anni. Nel 2023, quasi 90 mila italiani si sono iscritti all’AIRE per espatrio: di questi, il 54,8% è maschio e quasi il 67% non è sposato.
Motivi per il rientro
Per coloro che scelgono di rientrare, le agevolazioni statali dal 2024 sono state ridotte, colpendo soprattutto i giovani e le famiglie con figli minori, scoraggiati dai sacrifici legati a un ritorno in Italia, dove le retribuzioni sono mediamente inferiori e le prospettive di carriera limitate. In questo contesto, il Paese affronta sfide come il calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione. Le previsioni per il 2024 sono negative, con un previsto calo dei rientri a causa dell’abrogazione delle agevolazioni fiscali per i lavoratori privati.
La questione della cittadinanza
Sul fronte dell’emigrazione, anche il tema della cittadinanza per chi vive in Italia gioca un ruolo cruciale. La cittadinanza è descritta nel rapporto come suddivisa in “cerchi concentrici”: dai cittadini comunitari ai non comunitari, fino ai rifugiati e richiedenti asilo, con diritti e trattamenti diversificati. La Fondazione Migrantes, intervenendo in Commissione bilancio, ha evidenziato le difficoltà delle famiglie di immigrati, come i lunghi tempi di attesa per i permessi di soggiorno e l’esclusione di alcune categorie dai bonus per la natalità.
In questo scenario, il fenomeno migratorio italiano si intreccia con questioni sociali, economiche e giuridiche, ponendo sfide significative per il futuro demografico del Paese.