La doppia cittadinanza Italia Spagna
La doppia cittadinanza è un concetto sempre più rilevante in un mondo globalizzato, in cui le persone si spostano facilmente tra paesi per motivi di lavoro, studio, famiglia e qualità della vita. Nel contesto dell’Unione Europea, la possibilità di ottenere una doppia cittadinanza è generalmente facilitata, anche se non tutti gli stati membri adottano le stesse politiche in merito. Il riconoscimento della doppia cittadinanza tra Italia e Spagna, le condizioni legali e i requisiti necessari per i cittadini di entrambi i paesi che desiderano ottenere o mantenere due cittadinanze.
La posizione dell’Italia sulla doppia cittadinanza
L’Italia riconosce il diritto alla doppia cittadinanza per i suoi cittadini. Il principio italiano si fonda sul concetto di “ius sanguinis”, ovvero la cittadinanza per discendenza. Pertanto, un cittadino italiano può ottenere una seconda cittadinanza senza dover rinunciare a quella italiana. Questo diritto è sancito dalla legge n. 91 del 1992, che permette ai cittadini italiani di acquisire un’altra cittadinanza senza perdere quella d’origine, a meno che non siano previsti accordi bilaterali che vietino specificamente la doppia cittadinanza.
Per quanto riguarda la naturalizzazione, l’Italia prevede requisiti specifici per gli stranieri che desiderano ottenere la cittadinanza italiana, come la residenza legale continuativa per un certo numero di anni (10 per i non comunitari, 4 per i cittadini UE) e un’adeguata conoscenza della lingua e della cultura italiana. Tuttavia, l’acquisizione della cittadinanza italiana non comporta la rinuncia a quella d’origine, lasciando quindi aperta la possibilità di doppia cittadinanza.
La posizione della Spagna sulla doppia cittadinanza
La Spagna, invece, adotta una posizione più restrittiva sulla doppia cittadinanza, con una politica diversa da quella italiana. In generale, la Spagna non riconosce automaticamente la doppia cittadinanza, ma permette accordi speciali con alcuni paesi, in particolare quelli dell’America Latina, Portogallo, Andorra e Filippine, per facilitare la conservazione della cittadinanza d’origine durante l’acquisizione di quella spagnola.
Per un cittadino italiano che desidera acquisire la cittadinanza spagnola tramite residenza, la normativa attuale richiede la rinuncia alla cittadinanza italiana. Questa regola si applica anche ai cittadini di altri paesi europei e richiede un periodo di residenza di almeno 10 anni in Spagna. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni per specifici gruppi, come le persone nate in Spagna o sposate con cittadini spagnoli, che potrebbero ottenere la cittadinanza in un tempo più breve.
I limiti alla doppia cittadinanza tra Italia e Spagna
Attualmente, non esiste un accordo bilaterale tra Italia e Spagna che consenta ai cittadini di mantenere la doppia cittadinanza in modo automatico. Un cittadino italiano che ottiene la cittadinanza spagnola deve formalmente rinunciare alla cittadinanza italiana per completare il processo di naturalizzazione. Tuttavia, la rinuncia formale può essere vista come un aspetto principalmente simbolico poiché, a livello pratico, molti italiani che acquisiscono la cittadinanza spagnola continuano a mantenere la cittadinanza italiana senza particolari conseguenze. Questo aspetto rimane però una zona grigia in assenza di una normativa ufficiale.
Prospettive future e ipotesi di riforma
Con l’incremento delle interconnessioni europee, la questione della doppia cittadinanza sta diventando sempre più attuale. La libera circolazione dei cittadini e la possibilità di risiedere e lavorare in qualsiasi paese dell’UE hanno aumentato la mobilità interna e il numero di persone che desiderano mantenere un legame con il proprio paese d’origine anche dopo aver acquisito la cittadinanza in un altro paese dell’Unione.
In un’ottica di maggiore integrazione, potrebbero essere auspicabili degli accordi bilaterali tra Italia e Spagna, così come una riforma a livello comunitario, che facilitino l’ottenimento della doppia cittadinanza senza la necessità di rinunce. L’introduzione di una normativa comunitaria uniforme in materia di cittadinanza potrebbe portare alla possibilità di mantenere automaticamente la doppia cittadinanza in tutti i paesi membri, promuovendo ulteriormente il concetto di cittadinanza europea.
Al termine del IV Foro Parlamentare Spagna-Italia di Madrid, emergono segnali positivi su un tema cruciale per i cittadini italiani che desiderano ottenere la cittadinanza spagnola senza dover rinunciare a quella italiana. A dichiararlo è la deputata di Azione e segretaria della Commissione Esteri della Camera, Federica Onori, intervenendo a margine dell’incontro.
Consenso Bilaterale
Le richieste avanzate dai deputati per raggiungere un consenso bilaterale – continua Onori – sono orientate nella direzione giusta, invitando a procedere con decisione nei negoziati per la conclusione di un accordo.
Questo passaggio è fondamentale, poiché già a maggio, la Commissione Esteri della Camera si è espressa unanimemente a favore della risoluzione, da me promossa, per il riconoscimento della doppia cittadinanza tra Italia e Spagna. L’obiettivo è consentire agli italiani che ottengono la cittadinanza spagnola di non dover rinunciare a quella italiana.
“Con questa dichiarazione congiunta – conclude la deputata Onori – siamo giunti a un nuovo punto di convergenza di visione e impegno morale. Ringrazio la delegazione italiana per il supporto a questa iniziativa, dimostrando sensibilità verso una questione che riguarda migliaia di connazionali all’estero.
Si aggiunge così un ulteriore passo in un percorso che, auspico, possa portare a risultati concreti in tempi brevi.”
Accordo Francia-Spagna
Il recente vertice tenutosi a Montauban tra Emmanuel Macron e Pedro Sánchez ha segnato un momento storico nelle relazioni tra Francia e Spagna, culminando con la firma di un accordo che permette la doppia cittadinanza tra i due Paesi. Questo rappresenta un passo epocale, considerando che la Spagna finora ha concesso il doppio passaporto solo a un altro Stato europeo, il Portogallo.
Le relazioni franco-spagnole sono tradizionalmente solide, e l’accordo di Montauban si basa su quattro importanti pilastri:
- Scambi economici: la Francia è il principale partner commerciale della Spagna, consolidando un legame economico significativo;
- Popolazione residente: la Francia ospita la seconda comunità di spagnoli all’estero più numerosa al mondo, con 279.988 cittadini spagnoli nel 2021 (INE);
- Sintonia politica: Macron e Sánchez mirano a rafforzare la loro affinità politica e personale, soprattutto in un contesto di leadership tedesca in apparente calo;
- Valore simbolico: l’incontro a Montauban, vicino alla tomba di Manuel Azaña, ex presidente della Seconda Repubblica spagnola e figura antifascista, richiama valori condivisi da entrambi i leader e da movimenti politici come Podemos.
Perché non anche con l’Italia?
Le relazioni italo-spagnole, pur meno centrali a livello storico, hanno assunto un ruolo crescente. Anche in questo contesto, è possibile identificare quattro aspetti rilevanti:
- Intercambio economico: l’Italia è il terzo partner commerciale della Spagna, mentre quest’ultima rappresenta il sesto mercato per le esportazioni italiane, con una presenza italiana in crescita, ad esempio, nei media;
- Popolazione residente: il numero di italiani residenti in Spagna è più del doppio di quello dei francesi, offrendo una rilevante opportunità elettorale;
- Diplomazia e inclusione: promuovere un’idea inclusiva dello spazio pubblico europeo e costruire un “asse mediterraneo” all’interno dell’UE, includendo Francia e Italia, richiederebbe di affrontare il tema dell’inclusione politica dei cittadini europei residenti;
- Reciprocità: attualmente, solo chi nasce in Italia da genitori di cui uno è spagnolo può mantenere la doppia cittadinanza, mentre chi nasce in Spagna da genitori di cui uno è italiano deve rinunciare a una nazionalità al compimento dei 18 anni.
Gli italiani residenti in Spagna contribuiscono alla società e all’economia come qualsiasi cittadino spagnolo. Tuttavia, per partecipare pienamente alla vita politica del Paese ospitante, devono rinunciare alla cittadinanza italiana per diventare cittadini spagnoli. Molti ritengono che questo diritto debba essere garantito anche agli italiani in Spagna, in linea con un principio di reciprocità.