Quale interesse ha Xi Jinping per le Isole Canarie?
La presenza strategica della Cina nelle Isole Canarie: un nodo logistico tra Europa, Africa e America
Durante il suo mandato, il presidente cinese Xi Jinping ha visitato le Isole Canarie in tre occasioni: due volte a Gran Canaria e una a Tenerife. Sebbene il fascino paesaggistico delle isole dalle papas arrugadas al monte Teide possa aver contribuito a queste visite, l’interesse della Cina nei confronti dell’arcipelago va ben oltre l’aspetto turistico. Le Isole Canarie rappresentano infatti un punto nevralgico nella nuova mappa strategica globale, in particolare nell’ambito della proiezione cinese verso l’Africa occidentale e l’Atlantico.
La centralità geopolitica delle Isole Canarie
Situate all’incrocio tra Europa, Africa e America, le Canarie rivestono da secoli un ruolo centrale nelle rotte commerciali transoceaniche. Oggi, questo valore viene reinterpretato in chiave contemporanea come piattaforma logistica avanzata per operazioni portuali, commerciali e di pesca, in particolare da parte della Cina. Secondo Guillermo Pulido, esperto di sicurezza internazionale e analista per la rivista Ejércitos, l’arcipelago sta consolidando il proprio status come “trampolino di lancio logistico” per le attività cinesi nell’Atlantico africano.
Durante l’ultima visita a Gran Canaria, Xi Jinping ha definito l’isola “una terra che apprezzo molto”, riconoscendone pubblicamente l’importanza strategica. Anche Antonio Morales, presidente del Cabildo di Gran Canaria, ha ribadito come la dimensione e la qualità delle infrastrutture locali — sia pubbliche sia private — rappresentino un vantaggio competitivo di primo piano nella regione.
Porto di La Luz: un hub marittimo di rilevanza internazionale
Uno degli elementi chiave dell’interesse cinese risiede nel porto di La Luz, a Las Palmas de Gran Canaria. Questo scalo è ampiamente riconosciuto come uno dei più attrezzati e moderni dell’area atlantica. Offre infrastrutture superiori rispetto a molti porti africani, in particolare per quanto riguarda il rifornimento di carburante e alimenti, le riparazioni navali e la gestione logistica. Secondo Pulido, ciò lo rende una base ideale per la flotta peschereccia cinese, molto attiva nelle acque al largo di Mauritania, Senegal e Marocco.
La cooperazione sino-canaria si è tradotta in investimenti tangibili: il terminal container OPCSA ha firmato un contratto con la società cinese ZPMC per l’installazione di due gru STS di ultima generazione. Inoltre, il porto di La Luz è stato recentemente scelto come punto di scalo per la MSC Raya, una delle navi portacontainer più grandi al mondo, impegnata nel trasporto di merci verso la Cina.
Significativa anche la presenza regolare della nave Hai Gong You 302, l’unica imbarcazione cinese ad operare stabilmente dal porto di Gran Canaria, con la funzione di rifornire la flotta peschereccia statale cinese. A ciò si aggiunge la sede regionale della China National Fisheries Corporation a Las Palmas, che rafforza ulteriormente il ruolo del porto come nodo strategico per le operazioni marittime internazionali.
Espansione nel settore turistico e immobiliare
Parallelamente al settore portuale e logistico, la Cina sta consolidando anche la propria presenza nel comparto turistico canario. Diversi investitori cinesi hanno acquisito strutture alberghiere, in particolare nel sud di Gran Canaria. Un esempio rilevante è rappresentato dal gruppo Radisson, a capitale cinese, che gestisce già due hotel sull’isola. Pulido sottolinea che le Isole Canarie, grazie alla stabilità politica, alle moderne infrastrutture, alla fiscalità agevolata e al contesto culturale cosmopolita — in particolare a Las Palmas — rappresentano un ambiente favorevole per gli investimenti esteri.
Le terre rare e la delicata questione delle risorse sottomarine
Un altro aspetto che suscita l’interesse internazionale riguarda le risorse minerarie dei fondali oceanici, in particolare le terre rare. Questo tema coinvolge indirettamente anche le Isole Canarie, data la vicinanza geografica e gli accordi tra Cina e Marocco relativi alla cooperazione portuale. Tuttavia, secondo Pulido, al momento non vi sono elementi che indichino un conflitto di interessi diretto tra Spagna, Marocco e Cina in merito allo sfruttamento delle risorse marine. La questione delle delimitazioni marittime a sud dell’arcipelago rimane complessa e sensibile, ma non sembrerebbe ancora rientrare tra le priorità della diplomazia cinese.
La nuova mappa atlantica e il ruolo delle Canarie
Il rafforzamento della cooperazione tra Spagna e Cina si colloca in un contesto geopolitico più ampio. Ad aprile, il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, è atteso a Pechino per un nuovo incontro con Xi Jinping — il terzo negli ultimi due anni — a conferma dell’intensificarsi dei rapporti bilaterali. In questo scenario, le Isole Canarie si configurano sempre più come hub logistico di riferimento per la proiezione cinese in Europa e Africa.
Quale interesse ha Xi Jinping per le Isole Canarie?
Sebbene attualmente l’arcipelago giochi principalmente un ruolo tecnico e commerciale, piuttosto che diplomatico, la sua rilevanza è destinata a crescere progressivamente. Ogni scalo, investimento e operazione conferma il posizionamento delle Canarie nella nuova mappa strategica atlantica della Cina, come elemento chiave nella costruzione di una rete logistica globale proiettata verso il futuro.