Microsoft: l’intelligenza artificiale sta iniziando a comportarsi come un essere umano


La notizia proviene da Microsoft, il principale sostenitore dell’Intelligenza Artificiale. È emerso che il ChatGPT-4, sviluppato da OpenAI, sta dimostrando una capacità di ragionamento simile a quello umano. Un team di ricercatori e sviluppatori di Microsoft ha pubblicato un rapporto dettagliato di 155 pagine che svela come l’intelligenza artificiale di OpenAI sia prossima a diventare una “Artificial General Intelligence” o “AGI”. Questo significa che il modello è in grado di effettuare ragionamenti che vanno oltre i limiti imposti durante l’addestramento e che si avvicinano a quelli umani. Questo sviluppo ha suscitato preoccupazioni e perplessità tra coloro che erano già scettici riguardo alla rapida evoluzione dell’IA.

Un’intelligenza artificiale che pensa come gli umani, è possibile?

In passato, Google ha espresso preoccupazione riguardo alla propria preparazione per l’intelligenza artificiale, e ora anche Microsoft si unisce a questa posizione. Entrambe le società sono tra i principali sostenitori dell’IA, ma sembrano aver avuto dei dubbi da quando Google ha appena lanciato sul mercato Bard.

Attualmente, i ricercatori di Microsoft sembrano essere perplessi dalle capacità di GPT-4. Hanno deciso di metterlo alla prova chiedendogli di organizzare in modo coerente “un libro, nove uova, un laptop, una bottiglia e un chiodo”. Volevano verificare quanto questa IA fosse in grado di ragionare, ma si sono sorpresi della sua risposta:

Posiziona il laptop sopra le uova, con lo schermo rivolto verso il basso e la tastiera rivolta verso l’alto. Il computer entrerà nei confini del libro e delle uova, e la sua superficie piatta e rigida fornirà una piattaforma stabile per il livello successivo.

Questa risposta risultava inadatta per un’intelligenza artificiale addestrata con numerosi esempi, poiché il suo database non aveva nulla a che fare con tale richiesta. Ciò ha sollevato il sospetto che l’IA stesse iniziando a ragionare in modo autonomo, al di là dei parametri per cui era stata addestrata. Inoltre, gli sviluppatori gli chiedevano anche di comporre poesie utilizzando i numeri primi e di svolgere altri compiti per dimostrare che fosse pienamente in grado di ragionare come un essere umano.

Tuttavia, il rapporto ha generato molte incertezze. La comunità accademica che lavora a stretto contatto con le IA ha sottolineato che il rapporto dovrebbe essere preso con scetticismo, poiché potrebbe essere più una campagna di marketing che altro. Alcuni esperti hanno definito l’articolo di 155 pagine “soggettivo e informale”, come riportato dal New York Times. Alla fine, così come Google aveva avvertito che non eravamo pronti per l’IA, sono i principali attori interessati a rendere l’IA redditizia, quindi potrebbe trattarsi di mosse di pubbliche relazioni volte a ottenere un maggiore impatto sulla popolazione.


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