La “quota zero” per i nuovi lavoratori autonomi


La “quota zero” per i nuovi lavoratori autonomi

Fernando Clavijo e il vicepresidente Manuel Domínguez hanno confermato al presidente dell’Associazione dei lavoratori autonomi, Lorenzo Amor, l’attuazione della “Quota Zero” per nuovi lavoratori autonomi delle Canarie dal 1° gennaio 2024.

Questa misura è stata oggetto di negoziazioni con ATA Canarias dal 5 agosto scorso, come annunciato dal nuovo presidente, Pedro Andueza. In aggiunta, questo nuovo sostegno finanziario è accompagnato da una riduzione del 30% delle procedure amministrative della Comunità Autonoma che riguardano i lavoratori autonomi e del tempo necessario per completarle. Tali misure sono mirate a fornire un “pieno sostegno” ai più di 139.000 lavoratori autonomi delle isole, secondo quanto affermato dal governo delle Canarie.

La riforma del sistema delle quote previdenziali per i lavoratori autonomi ha portato molte comunità nel 2022 e nel 2023 a rafforzare gli incentivi per chi avvia un’attività autonoma. Questo include la “Quota Zero”, una misura introdotta dal Governo delle Isole Canarie che segue l’esempio di altre Comunità Autonome che l’hanno già implementata.

La “quota zero” per i nuovi lavoratori autonomi

La “Quota Zero” rappresenta un bonus per i nuovi lavoratori autonomi che iniziano la loro attività. Questo bonus è già previsto nel nuovo sistema contributivo basato sul reddito reale e consente di ottenere una copertura del 100% sul contributo previdenziale mensile per un massimo di 24 mesi. Questa misura è stata estesa anche ad altre comunità, tra cui Madrid, Andalusia e Murcia.

L’obiettivo principale di questo pacchetto di misure è mettere i lavoratori autonomi al centro della politica economica del governo regionale delle Canarie. Si riconosce che sono loro a generare occupazione e contribuire quotidianamente all’economia. Si sottolinea anche l’impegno a ridurre la burocrazia che può ostacolare i cittadini e gli imprenditori. Il vicepresidente ha enfatizzato la necessità di sostenere i lavoratori autonomi poiché sono un pilastro dell’economia locale. Sebbene l’attuazione sia prevista per il 1° gennaio 2024 a causa di considerazioni di bilancio, l’obiettivo è che questa misura diventi una parte strutturale per l’intera legislatura.

Secondo i dati della Previdenza Sociale, nelle Isole Canarie c’erano 139.264 lavoratori autonomi registrati alla fine di luglio, rappresentando il 15,8% del totale degli iscritti alla Previdenza Sociale nell’arcipelago. In un anno, il numero di lavoratori autonomi è aumentato di 3.000 unità, corrispondente a una crescita del 2,1% negli ultimi dodici mesi. Questi dati evidenziano anche una crescita significativa delle donne imprenditrici, con un incremento del 30% rispetto agli uomini.

Queste misure rispondono alle esigenze dei lavoratori autonomi nelle Canarie, contribuendo a sostenere la sopravvivenza delle loro attività, soprattutto considerando che un terzo di tali attività non supera i tre anni di vita nella regione. Pertanto, è fondamentale promuovere misure fiscali che agevolino i lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda l’attuazione della “Quota Zero” nelle Isole Canarie, questa misura sovvenzionerà il 100% dei contributi previdenziali dei nuovi lavoratori autonomi durante i primi due anni. Durante il primo anno, i beneficiari possono godere del bonus al 100% indipendentemente dal reddito percepito, anche se superiore al Retribuzione Minima Interprofessionale (SMI). Nel secondo anno, coloro che hanno un reddito inferiore allo SMI (1.080 euro) possono ancora beneficiare del bonus al 100% per un altro anno.

Per poter accedere a questa agevolazione, è necessario soddisfare alcuni requisiti, tra cui non essersi registrati come lavoratori autonomi negli ultimi due anni, non essere coinvolti in altre attività lavorative, non essere collaboratori autonomi, non avere debiti pendenti con il Tesoro o il Ministero del Tesoro e essere iscritti al Regime Speciale dei Lavoratori Autonomi (RETA).


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