Il sud di Tenerife 110.560 nuovi residenti


Il sud di Tenerife 110.560 nuovi residenti

Negli ultimi vent’anni, il sud di Tenerife ha registrato un aumento di 110.560 residenti, un’espansione demografica strettamente legata alla crescita del settore turistico e al conseguente afflusso di manodopera straniera. Nel 2004, i dodici comuni della regione (Arona, Granadilla de Abona, Adeje, Candelaria, San Miguel de Abona, Guía de Isora, Güímar, Santiago del Teide, Arico, Arafo, Fasnia e Vilaflor de Chasna) contavano complessivamente 212.253 abitanti. Oggi, secondo l’ultimo aggiornamento dell’Istituto Nazionale di Statistica (INE), la popolazione ha raggiunto 322.813 unità, segnando un incremento del 52%.

Questo impressionante aumento contrasta nettamente con l’andamento demografico della parte settentrionale dell’isola, dove i quindici comuni hanno registrato un incremento di appena 13.127 residenti nello stesso periodo, pari a un modesto +6%. In termini comparativi, la crescita del Sud è otto volte superiore a quella del Nord: per ogni nuovo abitante della zona settentrionale, la regione meridionale ne guadagna otto.

Anche l’area metropolitana mostra una crescita più contenuta, pari al 4,8% (18.538 persone), frenata in particolare dal calo demografico del capoluogo. Santa Cruz de Tenerife ha infatti perso 8.087 abitanti negli ultimi vent’anni, passando da 219.446 a 211.359 residenti. Questa riduzione è in parte attribuibile alla revisione del censimento del 2011, che evidenziò una sovrastima di oltre 15.000 persone. Al contrario, La Laguna ha registrato un incremento significativo, con 22.944 nuovi residenti (+17%), passando da 137.314 a 160.258 abitanti. Anche i comuni di El Rosario e Tegueste hanno contribuito alla crescita della popolazione nell’area.

Diversi comuni del Nord, tra cui Buenavista, Garachico, Los Silos, El Tanque, San Juan de La Rambla, hanno invece subito un calo demografico. Nel complesso, il sud dell’isola ha visto un aumento medio di 5.528 nuovi residenti all’anno negli ultimi due decenni, con particolare crescita in due comuni: San Miguel de Abona, che ha più che raddoppiato la sua popolazione (+114%), e Granadilla de Abona, che ha registrato un incremento dell’86%.

Questi due comuni sono gli unici della regione meridionale ad aver mantenuto una crescita costante dal 2004, senza periodi di flessione. Granadilla de Abona, in particolare, ha superato Adeje, diventando il secondo comune più popoloso del sud con 57.143 abitanti. Anche Adeje (+67%), Candelaria (+50%), Güímar (+33%) e Arona (+31%) hanno registrato aumenti demografici rilevanti. Un dato interessante riguarda Santiago del Teide, che dopo anni di calo ha visto un’inversione di tendenza con un aumento del 15%. Al contrario, Vilaflor de Chasna ha perso 24 residenti negli ultimi vent’anni.

Il forte incremento demografico del Sud è dovuto principalmente alla migrazione. In comuni come Granadilla e San Miguel, molti nuovi residenti trovano lavoro non solo negli hotel, ma anche nella ristorazione, nell’agricoltura, nell’edilizia e nell’assistenza agli anziani. La maggior parte dei migranti arriva a Tenerife in aereo come falsi turisti, con l’intento di rimanere fino a trovare un impiego stabile che permetta loro di regolarizzare la propria situazione.

La domanda di manodopera nei settori meno ambiti, come l’edilizia e la ristorazione, è elevata perché molte persone locali non vogliono svolgere questi lavori, a causa degli stipendi bassi o delle difficili condizioni. Il fenomeno migratorio è anche alimentato da un crescente numero di cittadini europei che si trasferiscono nell’isola per avviare attività in proprio.

Nel sud di Tenerife, il 30% dei nuovi residenti è straniero, un dato doppio rispetto alla media dell’isola (15,7%) e nettamente superiore a quello del Nord (8,4%).

L’impatto di questo boom demografico è evidente nella vita quotidiana: il traffico stradale congestionato, le scuole sovraffollate e le strutture sanitarie insufficienti sono tra le principali criticità. Per far fronte all’aumento della popolazione scolastica, il Governo delle Canarie ha varato un piano straordinario che prevede la costruzione di dodici nuovi istituti entro il 2031 e l’ampliamento di altri diciassette.

Anche il sistema sanitario sta affrontando gravi difficoltà. Attualmente, sei letti su dieci all’Hospital del Sur sono occupati da pazienti già dimessi, che non possono tornare a casa né essere trasferiti in strutture adeguate per mancanza di posti disponibili. Questa situazione evidenzia la necessità di interventi urgenti da parte delle amministrazioni per adeguare i servizi pubblici alla crescita demografica senza precedenti del sud di Tenerife.


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