Il giudice blocca i lavori del circuito di Tenerife


Il giudice blocca i lavori del circuito di Tenerife

Il Tribunale Amministrativo n. 3 di Santa Cruz de Tenerife ha emesso una nuova sentenza con cui annulla la validità della Dichiarazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa a uno dei lotti del progetto del Circuito Automobilistico di Tenerife. La decisione è stata adottata accogliendo il ricorso presentato dall’associazione ecologista ATAN (Amici della Natura di Tenerife) contro il cosiddetto “Piano di difesa dalle inondazioni”, uno dei quattro interventi in cui è stata suddivisa l’opera dal Cabildo insular, per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro.

Critiche alla validità della VIA

La sentenza contesta duramente l’operato del Cabildo di Tenerife, promotore del progetto, per aver tentato di mantenere in vigore la VIA del 2011 attraverso attività ritenute “minime, marginali e prive di rilevanza sostanziale”. In particolare, il tribunale sottolinea l’inammissibilità del fatto che una Dichiarazione di Impatto Ambientale approvata nel marzo 2011 e pubblicata nel settembre dello stesso anno sia stata considerata ancora valida nel 2023, ossia 12 anni dopo, a fronte di lavori di entità trascurabile avviati solo nel mese di agosto 2016, poco prima della scadenza quinquennale stabilita dalla normativa allora vigente.

Lavori irrilevanti e sospesi

Secondo quanto rilevato dal tribunale, le attività eseguite tra agosto e novembre 2016 si limitano a:

  • Rimozione e reimpianto di specie vegetali protette;
  • Bonifica del tracciato ferroviario esistente;
  • Rilievi e indagini archeologiche;
  • Avvio parziale degli scavi per la rete di drenaggio.

Un sopralluogo effettuato nel marzo 2017 ha evidenziato che tali lavori avevano interessato solo il 13% dell’area prevista e che, relativamente ai movimenti terra, l’unica attività conclusa era stata lo scavo meccanico di una porzione dei fossi di drenaggio. I lavori furono sospesi due mesi dopo, nel maggio 2017, e non ripresi fino a tempi recenti.

Il giudice ha osservato che il solo fatto di aver firmato una relazione tecnica il 22 agosto 2016 – data vicina alla scadenza della VIA – non equivale a un avvio sostanziale dei lavori, rilevando che «non è ammissibile» considerare questo tipo di attività come sufficiente a mantenere valida la dichiarazione.

Raccomandazione di una nuova VIA ignorata

Nel novembre 2022, la Commissione di Valutazione Ambientale di Tenerife (CEAT) ha pubblicato un rapporto nel quale si raccomandava espressamente di redigere una nuova VIA, evidenziando che quella approvata nel 2011 era da considerarsi obsoleta. Secondo il CEAT, le modifiche progettuali apportate e l’evoluzione della normativa ambientale richiedevano una nuova valutazione per garantire certezza giuridica. Nonostante tale avviso, il Cabildo – allora governato da una coalizione tra PSOE e Ciudadanos – ha deciso di proseguire con la costruzione, ignorando la raccomandazione tecnica.

La sentenza recepisce inoltre le conclusioni di una relazione giuridica dell’Unità di supporto tecnico del CEAT, nella quale si afferma che, nei 21 mesi successivi alla relazione tecnica dell’agosto 2016, «i lavori realizzati hanno avuto un’importanza minima rispetto a quanto pianificato».

Divergenze tra documenti tecnici

Il tribunale ha esaminato anche un rapporto redatto dalla società pubblica Gestur, incaricata dal Cabildo, che contraddiceva le conclusioni del CEAT sostenendo che i lavori erano effettivamente iniziati nel 2016. Tuttavia, il giudice ha evidenziato che tale documento, pur essendo cronologicamente dettagliato, giungeva a tale conclusione “in poche righe” e senza effettuare alcuna analisi dello stato effettivo dei lavori nei mesi successivi.

Implicazioni giuridiche e ambientali

Il giudice ha chiarito che ogni progetto deve rispettare un termine di validità per la sua Dichiarazione di Impatto Ambientale. Superato tale limite temporale, si impone una nuova valutazione basata su:

  • Nuove conoscenze scientifiche;
  • Tecniche più aggiornate;
  • Normative ambientali più stringenti.

Permettere la prosecuzione del progetto sulla base di una VIA obsoleta vanificherebbe l’intera procedura di garanzia ambientale, che si fonda proprio sull’aggiornamento continuo dei criteri di valutazione e tutela.

Stato attuale dei procedimenti

La sentenza appena emessa rappresenta il terzo pronunciamento su quattro ricorsi legali relativi al Circuito Automobilistico di Tenerife. I procedimenti sono stati avviati in riferimento a ciascuna delle quattro fasi progettuali in cui il Cabildo ha suddiviso l’iniziativa:

  1. Il Tribunale amministrativo n. 1 di Santa Cruz ha già accolto un primo ricorso di ATAN, dichiarando scaduta la VIA.
  2. Il Tribunale amministrativo n. 2 ha invece archiviato il caso relativo alla Fase II dell’accesso nord.
  3. Il caso in esame riguarda il piano di difesa idraulica.
  4. Rimane ancora pendente una quarta causa, relativa al tracciato del circuito.

Prospettive future

Nonostante le due sentenze favorevoli ad ATAN, la presidente del Cabildo, Rosa Dávila (Coalición Canaria), ha dichiarato che la decisione finale sul futuro del progetto spetterà al Tribunale Superiore di Giustizia delle Isole Canarie (TSJCS).


Lingua/ Idioma/ Language»