I settori dell’occupazione futura a Tenerife
Tenerife punta sul futuro del lavoro: settori strategici, formazione innovativa e nuove opportunità per giovani
Nel corso del forum “Le sfide delle professioni del futuro”, la Ministra del Turismo e del Lavoro del Governo delle Canarie, Jéssica de León, ha illustrato le strategie dell’Esecutivo regionale per promuovere l’occupazione qualificata attraverso lo sviluppo di settori emergenti e l’adeguamento dell’offerta formativa alle esigenze reali del mercato del lavoro.
Durante il suo intervento, De León ha evidenziato il potenziale occupazionale di ambiti chiave per l’economia insulare, tra cui l’economia portuale, l’industria cinematografica, il comparto energetico e l’agricoltura tecnologica. Questi settori – ha spiegato – offrono margini significativi per la creazione di posti di lavoro stabili, ben retribuiti e ad alto valore aggiunto, soprattutto per i giovani e i disoccupati in cerca di reinserimento professionale.
Intelligenza artificiale e formazione: la trasformazione del Servizio per l’Impiego
Uno degli strumenti principali a supporto di questa transizione è il Servizio per l’Impiego delle Canarie (SCE), attualmente impegnato in un importante processo di aggiornamento dei propri cataloghi formativi. L’obiettivo è quello di integrare nella propria offerta nuove certificazioni professionali coerenti con le trasformazioni in atto, servendosi dell’intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale l’evoluzione del mercato del lavoro, la composizione demografica e i bisogni formativi della popolazione.
“Vogliamo costruire un’offerta formativa dinamica, che identifichi tempestivamente i profili professionali emergenti e li trasformi in opportunità concrete di crescita personale e occupazionale”, ha dichiarato De León.
Economia blu: un settore strategico in espansione
Particolare attenzione è stata rivolta all’economia blu, un ambito strategico per le Canarie, che ha registrato una crescita costante ma è ancora frenato dalla carenza di competenze specialistiche. De León ha illustrato alcune delle professioni ad alta qualificazione e remunerazione che stanno emergendo nei porti dell’arcipelago, come tecnici elettromeccanici, sommozzatori specializzati nella manutenzione navale e operatori portuali formati.
A tal proposito, il Governo ha già avviato una collaborazione con l’Autorità Portuale di Santa Cruz de Tenerife, finalizzata allo sviluppo di certificazioni professionali specifiche per queste figure.
Agricoltura tecnologica e industria cinematografica: nuove frontiere per l’occupazione
La ministra ha poi posto l’accento sull’importanza dell’innovazione nel settore agricolo, che grazie all’ingegneria e alla digitalizzazione sta attirando l’interesse delle nuove generazioni. Similmente, ha sottolineato il ruolo crescente dell’industria culturale legata al cinema, dove le opportunità di lavoro si moltiplicano grazie alla formazione in discipline tecniche come fonica, effetti speciali, illuminotecnica e operatoria di ripresa, ma anche in servizi accessori quali trucco, parruccheria, logistica e ristorazione.
Hecansa e il turismo esperienziale: formazione orientata alla sostenibilità
Un altro tassello fondamentale della strategia occupazionale riguarda il settore turistico. De León ha annunciato che la Scuola Alberghiera delle Canarie (Hecansa) espanderà la propria offerta con nuovi percorsi formativi in ecoturismo, enoturismo e attività outdoor, rispondendo a una domanda crescente di esperienze turistiche autentiche e sostenibili.
“Formare professionisti capaci di valorizzare la nostra biodiversità e comunicare ai visitatori l’unicità di un territorio in cui il 40% della superficie è protetta significa rafforzare l’identità delle Canarie e costruire un turismo più consapevole”, ha aggiunto De León.
Inoltre, è previsto l’avvio di un Centro di Innovazione Turistica all’interno di Hecansa, volto alla trasformazione digitale del settore e alla sperimentazione di nuovi modelli di accoglienza e gestione.
Disoccupazione in calo e sfida della formazione mirata
In chiusura, la ministra ha ricordato i progressi registrati nel mercato del lavoro canario, con una riduzione della disoccupazione di quasi 13.000 unità nell’ultimo anno. Un dato particolarmente significativo riguarda i disoccupati di lunga durata, il cui numero è sceso sotto la soglia dei 70.000 per la prima volta in sedici anni.
Tuttavia, De León ha ribadito l’urgenza di rafforzare il legame tra formazione e domanda di lavoro, sottolineando come solo attraverso una progettazione formativa coerente con i bisogni reali delle imprese sia possibile consolidare questi risultati.
Il dialogo tra istituzioni e imprese: una visione condivisa
Il forum ha visto la partecipazione di oltre ottanta rappresentanti del mondo economico e istituzionale, con interventi qualificati da parte di:
- Luis Prieto, direttore dell’Osservatorio per l’Occupazione delle Canarie (Obecan)
- Raúl Carbó, membro del Comitato Esecutivo del Cluster Audiovisivo delle Canarie
- Alexis Amaya, imprenditore e fondatore di Dormitorum
- Montserrat Cosano, responsabile per l’azione sindacale delle Commissioni dei Lavoratori (CCOO)
I relatori hanno discusso del potenziale delle professioni emergenti e del ruolo cruciale della collaborazione tra settore pubblico e privato nel generare condizioni favorevoli per una crescita occupazionale sostenibile e innovativa nelle isole.
I settori dell’occupazione futura a Tenerife