Cosa sono gli sciami sismici che si sono verificati nelle Isole Canarie
Il mese di marzo si è aperto
iniziato con due nuovi sciami sismici nelle Isole Canarie, un fenomeno relativamente comune in aree vulcaniche come l’arcipelago. Sebbene nella maggior parte dei casi questi eventi non abbiano conseguenze dirette sulla popolazione o sull’attività vulcanica, in circostanze più rare possono rappresentare il primo segnale di un processo eruttivo. Tuttavia, il National Geographic Institute (IGN) ha escluso questa possibilità per gli episodi recenti, pur mantenendo un attento monitoraggio sulle aree coinvolte, considerate tra le più attive dell’arcipelago.
Il primo sciame sismico: il vulcano sottomarino Enmedio
Il primo sciame si è verificato mercoledì 12 marzo nei pressi del vulcano sottomarino Enmedio, situato tra le isole di Tenerife e Gran Canaria. L’IGN ha registrato una serie di 14 terremoti concentrati in poco più di un’ora, con magnitudo comprese tra 1,7 e 2,3 mbLg. Gli epicentri sono stati localizzati in mare, a profondità variabili tra 9 e 41 chilometri. Nessuna di queste scosse è stata percepita dalla popolazione.
Secondo gli esperti dell’IGN, l’attività sismica nel vulcano Enmedio non è un evento straordinario, ma fa parte del normale comportamento di un sistema vulcanico attivo. Tuttavia, le autorità continueranno a sorvegliare l’area per individuare eventuali variazioni significative nel comportamento sismico.
L’ultimo sciame registrato nella stessa zona risale a settembre 2024, quando si verificarono fino a 35 scosse in poche ore, a grandi profondità. La più intensa raggiunse una magnitudo di 3,6 mbLg.
Secondo sciame sismico: La Palma
Due giorni dopo, il 14 marzo, la rete di monitoraggio dell’IGN ha rilevato un secondo sciame sismico, questa volta a La Palma. Inizialmente sono stati registrati cinque terremoti, tutti con magnitudo superiore a 2 mbLg, concentrati in un intervallo di appena mezz’ora. Le scosse si sono verificate a una profondità compresa tra 10 e 15 chilometri, nei comuni di Fuencaliente e Mazo. A questi eventi vanno aggiunti altri cinque terremoti rilevati nella stessa area due giorni prima, con magnitudo tra 2,1 e 2,6 mbLg e profondità simili.
Itahiza Domínguez, direttrice dell’IGN delle Canarie, ha sottolineato che questi eventi sismici si sono verificati nella stessa zona in cui ebbe inizio la crisi sismica del 2021, culminata con l’eruzione del vulcano Tajogaite. Ha inoltre evidenziato come dalla fine di quell’eruzione non si fossero più registrati terremoti con magnitudo superiore a 2 così ravvicinati tra loro.
Tuttavia, Domínguez ha chiarito che, almeno per il momento, questi eventi sembrano essere isolati e potrebbero rientrare nel normale processo post-eruttivo di raffreddamento del magma in profondità. Nonostante ciò, l’IGN continuerà a monitorare attentamente l’area per individuare eventuali segnali di una nuova attività vulcanica.
Da allora, fino al mercoledì successivo, sono state registrate altre dieci scosse nella stessa zona, ma con una minore intensità (inferiore a 2 mbLg) e distribuite su un arco di tempo più ampio, con profondità variabili tra 3 e 16 chilometri.
Sciami sismici e rischio eruttivo: domande e risposte
Cos’è uno sciame sismico?
Uno sciame sismico si verifica quando più terremoti sono concentrati in un’area limitata e in un intervallo di tempo ristretto. “I tremori avvengono in successione ravvicinata, formano una nube sismica nello spazio e condividono la stessa origine”, spiegò Maria José Blanco, ex direttrice dell’IGN, in occasione dell’eruzione di La Palma nel 2021. Nel caso del vulcano Cumbre Vieja, gli sciami sismici precedenti all’eruzione furono causati da un’intrusione magmatica.
Con quale frequenza si verificano?
Non esiste una cadenza fissa per gli sciami sismici, poiché la loro frequenza dipende dallo stato del sistema vulcanico. A La Palma, tra il 2017 e il 2021, si verificarono nove sciami prima dell’eruzione. A El Hierro, dopo l’eruzione del vulcano sottomarino Tagoro nel 2011, si registrarono sei riattivazioni sismiche, mentre negli ultimi anni si sono verificati episodi simili anche nel sud-ovest di Tenerife, sul monte Teide (l’ultimo nel novembre 2024) e nel vulcano Enmedio.
Ci sono precedenti nelle Isole Canarie?
Sciami sismici sono stati rilevati su tutte le isole vulcanicamente attive dell’arcipelago, con l’unica eccezione di Lanzarote. Sebbene la maggior parte di questi eventi abbia registrato magnitudo molto basse, non percepibili dalla popolazione, le moderne apparecchiature di monitoraggio sono in grado di rilevarli e analizzarli con grande precisione.
Gli sciami sismici sono un segnale di una possibile eruzione?
Nella maggior parte dei casi, gli sciami sismici non portano a un’eruzione. Tuttavia, se accompagnati da altri segnali come deformazioni del suolo o un aumento delle emissioni di gas vulcanici, potrebbero indicare l’avvicinarsi di un’attività eruttiva. A El Hierro, gli sciami post-eruzione furono accompagnati da variazioni nel suolo, ma non ebbero sufficiente energia per determinare una nuova eruzione.
Quanto può durare uno sciame sismico?
La durata di uno sciame sismico è altamente variabile: può estendersi da pochi minuti a diverse ore o, in casi eccezionali, giorni o settimane. A El Hierro, i primi sciami si verificarono nel luglio 2011, mentre l’eruzione iniziò nell’ottobre dello stesso anno. A La Palma, invece, l’attività sismica pre-eruttiva durò solo poche settimane. Sulle altre isole, gli sciami degli ultimi anni non hanno determinato eventi eruttivi.
Cosa sono gli sciami sismici che si sono verificati nelle Isole Canarie
Gli sciami sismici registrati a marzo 2025 nelle Isole Canarie rientrano nella normale attività di un’area vulcanica attiva. Sebbene gli esperti escludano, per ora, la possibilità di una nuova eruzione, il monitoraggio continuo resta essenziale per prevenire e comprendere eventuali evoluzioni del fenomeno. Il sistema di sorveglianza sismica dell’IGN continuerà a fornire aggiornamenti e a garantire la sicurezza della popolazione canaria.