Uber a Tenerife porta i lavoratori a indire uno sciopero
L’azienda, che ha iniziato a operare a Tenerife poco più di 16 mesi fa con una flotta di 30 veicoli Audi A6 per il servizio Uber Black, attualmente dispone di sole 4-5 auto operative. Questo drastico calo è dovuto alla mancanza di manutenzione e ai guasti ricorrenti dei cambi automatici.
“Il Cabildo ritiene che ci siano 30 auto, ma in realtà ne funzionano solo 4 o 5, mentre le altre sono ferme per guasti”, ha spiegato Martínez. Il delegato sindacale ha sottolineato che, sin dall’inizio delle operazioni, i veicoli non sono stati sottoposti ai necessari controlli di manutenzione, portando a una drastica riduzione della flotta operativa e causando stress lavorativo che ha determinato finora 10 dimissioni tra il personale.
Martínez ha evidenziato anche le conseguenze economiche di questa situazione. Sebbene l’azienda offra incentivi agli autisti che superano i 4.000 euro di fatturato mensile, la mancanza di auto disponibili rende impossibile raggiungere tali obiettivi. Questo ha portato molti lavoratori a percepire stipendi ridotti, nonostante il personale rimanga numericamente invariato, con oltre 70 dipendenti. “Questo mese sono andato a lavorare solo 4 volte e ho guadagnato 996 euro, come i miei colleghi. Si tratta del salario minimo interprofessionale, meno le ritenute fiscali, insufficiente per coprire le spese basilari”, ha dichiarato Martínez, ricordando che inizialmente i guadagni oscillavano tra i 1.600 e i 1.800 euro al mese.
Inoltre, Martínez ha denunciato discriminazioni sul lavoro, affermando che i dipendenti con rapporti più stretti con il responsabile della base hanno maggiori opportunità lavorative, mentre altri vengono penalizzati. “È una discriminazione sul lavoro nei confronti di alcuni autisti, mentre ad altri vengono riservati favoritismi”, ha aggiunto.
Martínez ha poi messo in dubbio il modello di business dell’azienda, suggerendo al Cabildo di consentire ai singoli cittadini di ottenere licenze VTC senza dover dipendere da aziende con grandi flotte. “Non sarebbe meglio se il Cabildo permettesse alle persone di gestire un VTC individualmente, evitando l’attuale burocrazia? Un’auto Uber Black, operando nel sud, può generare circa 600 euro al giorno”, ha affermato.
Il delegato ha infine analizzato la situazione generale dei trasporti sull’isola, notando che, nonostante le tariffe più alte rispetto ai taxi tradizionali, i turisti preferiscono Uber Black per la scarsità di taxi disponibili e le lunghe code in luoghi come il Siam Park o l’aeroporto di Tenerife Sud. “I turisti, che rappresentano il 95% dei nostri clienti, cercano un servizio rapido. A Las Américas, ad esempio, un cliente scende e subito ne arriva un altro”, ha spiegato.
Critiche alla gestione e sciopero in programma
Martínez ha criticato sia la direzione aziendale sia i sindacati, accusati di non sostenere adeguatamente i lavoratori. “I sindacati dovrebbero protestare quando gli stipendi non raggiungono nemmeno i 1.000 euro, ma non vediamo quel supporto”, ha dichiarato.
I dipendenti del turno notturno stanno inoltre organizzando uno sciopero a dicembre per protestare contro le condizioni di lavoro e la gestione fiscale. Un altro autista ha evidenziato un aumento improvviso della tassazione sul reddito applicata agli stipendi, senza alcun preavviso, e la difficoltà di ottenere un’imposta sul reddito fissa. Ha inoltre lamentato la mancata corresponsione dei compensi per i turni notturni. “Prima ricevevamo almeno metà del compenso per i turni notturni. Ora lavoriamo il turno completo e non riceviamo nemmeno 40 euro”, ha dichiarato.
Gli autisti del turno notturno, attivi dalle 22:00 alle 6:00, intendono bloccare il servizio in segno di protesta. “Vogliamo restare alla base e non permettere a nessuno di lavorare finché la situazione non sarà risolta”, ha affermato un autista, annunciando che lo sciopero potrebbe durare un’intera settimana se non si otterranno risposte soddisfacenti.
Infine, i lavoratori stanno cercando consulenza legale per avviare lo sciopero nelle modalità previste dalla legge. “Abbiamo deciso di agire ora e non consentiremo l’uscita di nessun veicolo finché non ci sarà una soluzione”, ha concluso un autista.