Tenerife trivellazioni a oltre 2.000 metri alla ricerca di risorse geotermiche


Tenerife trivellazioni a oltre 2.000 metri alla ricerca di risorse geotermiche

Le Isole Canarie sono prossime a un traguardo scientifico e tecnologico di grande rilevanza: l’avvio di trivellazioni a oltre 2.000 metri di profondità per l’individuazione di risorse geotermiche. Nei prossimi mesi, la società energetica Disa valuterà la fattibilità dell’installazione di una centrale geotermica a Tenerife e La Palma. Tuttavia, prima di poter prendere una decisione definitiva, sarà necessario eseguire perforazioni a una profondità mai raggiunta prima nelle Canarie.

L’Iniziativa e i Partner Coinvolti

Disa, la società energetica con il più alto fatturato nelle Canarie, guida l’iniziativa per lo sviluppo della geotermia nell’arcipelago. Per portare avanti il progetto, ha siglato un accordo di partenariato pubblico-privato con il Cabildo di Tenerife, con l’obiettivo di costruire e gestire una centrale geotermica sull’isola.

Parallelamente, la compagnia collabora con l’azienda islandese Reykjavik Geothermal, esperta nella mappatura e nella perforazione del sottosuolo, per individuare le coordinate ottimali in cui operare. Gli studi attuali indicano che le aree più promettenti per la trivellazione si trovano nel settore meridionale e occidentale di Tenerife.

Tenerife trivellazioni a oltre 2.000 metri alla ricerca di risorse geotermiche, mappatura e Studi Preliminari

La selezione delle aree per le perforazioni si basa su un’ampia gamma di studi scientifici. Disa ha già analizzato una superficie di circa 17.500 ettari attraverso indagini geochimiche, geofisiche e vulcanologiche. Tali studi comprendono:

  • Analisi della resistività delle rocce, per determinare la loro capacità di condurre calore;
  • Studio della composizione delle rocce, per valutare la presenza di formazioni idonee all’accumulo di energia termica;
  • Monitoraggio dei gas emanati dal sottosuolo, indicatore della potenziale attività geotermica;
  • Analisi delle eruzioni vulcaniche recenti, che offrono informazioni sulla dinamica termica del sottosuolo.

Oltre agli aspetti geologici, Disa deve considerare fattori logistici e ambientali, come la topografia del territorio, la vicinanza a centri abitati, la disponibilità di strade per il trasporto dei macchinari e le autorizzazioni amministrative necessarie.

Obiettivo: Individuare le Sacche d’Acqua

L’elemento chiave per la produzione di energia geotermica è la presenza di sacche d’acqua nel sottosuolo. A queste profondità, l’acqua è generalmente salmastra e inadatta al consumo umano, ma può essere sfruttata per la produzione di energia. Il principio di funzionamento di una centrale geotermica si basa sul prelievo di acqua ad alta temperatura e pressione, che, una volta portata in superficie, si espande generando vapore in grado di alimentare turbine per la produzione di elettricità.

Per identificare le aree più promettenti, Disa ha presentato al Governo delle Canarie una serie di coordinate per ottenere l’autorizzazione a condurre le indagini. Una volta ricevuto il via libera, entreranno in azione le attrezzature di perforazione, altamente specializzate e disponibili solo presso un numero limitato di aziende a livello globale.

Programma di Perforazione e Tempistiche

Le trivellazioni saranno effettuate in tre punti diversi a Tenerife. Ottenere le coordinate precise è fondamentale, poiché ogni sondaggio può costare fino a 10 milioni di euro e richiede circa 70 giorni per essere completato. Il numero di perforazioni necessarie dipenderà dai risultati ottenuti.

Una volta terminata la fase di test a Tenerife, il progetto si sposterà a La Palma, dove la necessità di una soluzione energetica sostenibile è particolarmente urgente a causa dei ritardi nella gara d’appalto per i diritti minerari.

La Sfida della Concorrenza e le Scadenze

Le aziende impegnate nella ricerca di risorse geotermiche nelle Canarie devono completare le trivellazioni entro gennaio 2026. Tuttavia, la disponibilità delle piattaforme di perforazione rappresenta una sfida. La crescente domanda di macchinari, dovuta a progetti analoghi in Turchia e Kenya, rende difficile assicurarsi le attrezzature necessarie. Per questo motivo, Disa sta cercando di anticipare i tempi prenotando i macchinari con almeno tre mesi di anticipo.

Questa criticità ha portato l’azienda a richiedere al Ministero per la Transizione Ecologica una proroga della scadenza per le indagini, e il governo sembra essere disposto a concederla.

Sfide Economiche e Prospettive di Redditività

Uno degli aspetti cruciali del progetto riguarda la definizione della tariffa per la vendita dell’energia geotermica. I costi di generazione convenzionale nelle Canarie oscillano tra i 250 e i 300 euro per megawattora. Disa ha chiesto un incontro con il Ministero per la Transizione Ecologica per definire una tariffa iniziale superiore ai 200 euro per megawattora, con la prospettiva di ridurre i costi attraverso economie di scala.

Per garantire la sostenibilità economica del progetto, l’azienda ha anche inviato richieste di supporto all’Unione Europea, sottolineando la necessità di affrontare il problema dei costi elevati nelle fasi iniziali.

Tenerife trivellazioni a oltre 2.000 metri alla ricerca di risorse geotermiche, le Prospettive per il Futuro

Disa esprime ottimismo riguardo al potenziale geotermico delle Canarie, affermando che i dati raccolti finora sono “molto favorevoli”. Tuttavia, fino a quando non verranno effettuate le trivellazioni, non sarà possibile confermare con certezza la presenza di risorse sufficienti.

A La Palma, data la dimensione ridotta dell’isola, si prevede la costruzione di una sola centrale geotermica. A Tenerife, invece, la decisione dipenderà dalla distribuzione delle risorse e dalla loro accessibilità. Se possibile, Disa vorrebbe centralizzare la produzione in un unico impianto, ma le scoperte future determineranno l’approccio definitivo.

L’azienda prevede che la centrale geotermica di Tenerife entrerà in funzione entro il 2030. Tuttavia, i tempi effettivi dipenderanno dalle autorizzazioni governative e dall’avanzamento delle trivellazioni. In ogni caso, il progetto rappresenta un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile per le Isole Canarie.


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