Si possono far pagare le visite per affittare un appartamento?
Negli ultimi tempi è emersa una pratica che ha suscitato non poche polemiche: far pagare le visite per valutare l’affitto di un appartamento. Diverse agenzie immobiliari hanno iniziato a implementare questa misura, ma è importante esaminare la sua legalità alla luce della nuova normativa sugli affitti in Spagna prima di esprimere un giudizio definitivo sulla legittimità della pratica.
È legale far pagare le visite per affittare un appartamento secondo la legge sugli alloggi del 2023?
La nuova Legge sull’edilizia abitativa del 2023 in Spagna stabilisce che le spese di gestione dell’immobile devono essere a carico del proprietario o del locatore, e non dell’inquilino. Questo include i costi legati alla formalizzazione del contratto, che in passato erano sostenuti dall’inquilino. Tale regolamentazione si applica agli affitti residenziali regolari, ma esclude i contratti di locazione stagionale o per vacanze, che seguono regole diverse. Alcune agenzie immobiliari cercano di giustificare il pagamento delle visite come servizio extra.
Tuttavia, negli affitti residenziali ordinari, non è consuetudine richiedere il pagamento per le visite. Per quanto riguarda le vendite, la normativa è più flessibile, poiché il pagamento delle visite non è esplicitamente vietato. È comunque obbligatorio che qualsiasi costo aggiuntivo legato alla gestione della proprietà sia comunicato e concordato chiaramente in anticipo tra le parti. In mancanza di trasparenza, l’addebito delle visite potrebbe essere considerato una pratica commerciale sleale.
Le ragioni delle agenzie immobiliari
Alcune agenzie giustificano questa pratica come un metodo per filtrare gli interessati realmente intenzionati a concludere un contratto di locazione da coloro che visitano solo per curiosità. Tuttavia, questo comportamento può suscitare sfiducia nei potenziali inquilini, che potrebbero percepirlo come un abuso o addirittura una frode.
Eccezioni e altre considerazioni
È importante notare che la normativa cambia quando si tratta di immobili non destinati alla residenza abituale, come uffici o locali commerciali. In questi casi, il pagamento delle visite potrebbe essere considerato legittimo. Anche nel mercato delle vendite immobiliari, ci sono stati tentativi di far pagare le visite, ma questa pratica non è comune e tende a essere mal vista, poiché potrebbe scoraggiare potenziali acquirenti.
Questioni etiche
Oltre agli aspetti legali, la pratica di far pagare le visite è stata criticata anche sotto il profilo etico, in quanto crea ulteriori barriere economiche per gli inquilini, in particolare in un mercato immobiliare già difficile. Nelle grandi città, dove la crisi abitativa ha reso sempre più complesso l’accesso a affitti a prezzi sostenibili, far pagare le visite potrebbe escludere persone con minori risorse economiche o disincentivarle dal proseguire la ricerca.
Dal punto di vista legale, addebitare le visite agli interessati in caso di locazione è generalmente vietato, poiché i costi devono essere a carico del proprietario o del locatore. Nei casi in cui l’addebito è permesso, è fondamentale che la pratica sia comunicata in modo trasparente e concordata in anticipo. In ogni caso, è consigliabile che sia i proprietari che gli inquilini siano ben informati sui loro diritti e doveri, per evitare sorprese o costi imprevisti.