La storia dietro la figura di El Lucas carnevale di Guía de Isora


La storia dietro la figura di El Lucas carnevale di Guía de Isora

El Lucas rappresenta molto più di una semplice figura carnevalesca: per gli abitanti di Guía de Isora, è un simbolo di gioia, convivialità e appartenenza. Questa tradizione, profondamente radicata nel tessuto sociale del comune, ha segnato intere generazioni, regalando momenti di festa e condivisione. Per molti anni, El Lucas ha rappresentato la chiusura ufficiale del Carnevale, consolidando il suo ruolo di evento imprescindibile per la comunità.

Le Origini della Tradizione

Le prime testimonianze di questa usanza risalgono alla fine del XVIII secolo. Fin dall’inizio, il rito del rogo di El Lucas ha assunto una valenza simbolica, esprimendo il bisogno collettivo di esorcizzare il passato e accogliere il nuovo con rinnovata speranza.

La Storia di El Lucas

Le origini di El Lucas affondano nella storia di Fratel José de Estrada, una figura controversa del XVIII secolo.

Nel 1762, don José Antonio León Ferrera fu nominato sacerdote a El Valle (oggi Santiago del Teide). Lì si scontrò con il Signore della Valle, don Fernando del Hoyo, denunciandone l’immoralità. Tuttavia, il potere e le influenze di Don Fernando resero la vita impossibile al parroco, costringendolo a rifugiarsi nella chiesa di Guía.

Nel 1773, il vescovo inviò Fratel José de Estrada a sostituire il precedente parroco, sperando di allontanarlo dalla vita dissoluta che conduceva nel convento francescano di Los Realejos. Tuttavia, il nuovo sacerdote non solo non cambiò le sue abitudini, ma si inserì perfettamente nella cerchia di Don Fernando, diventandone complice nelle sue relazioni amorose.

Dopo la morte di Don Fernando, Fratel José si dedicò ai suoi parrocchiani con modalità inaccettabili, accumulando denunce e scandali. Il suo comportamento deprecabile gli valse il soprannome di “Fray Lucas”, un gioco di parole dal doppio significato.

L’episodio più noto fu la gravidanza della sua domestica, che cercò di insabbiare facendola sposare con un altro servitore. Questo evento spinse infine il vescovo a rimuoverlo dall’incarico.

Nel 1793, Fratel José de Estrada riuscì a ottenere l’assoluzione e chiese la secolarizzazione, ma per ottenerla doveva dimostrare di possedere beni sufficienti per mantenersi. Don Juan del Hoyo, erede di Don Fernando, gli fornì il necessario istituendo un Patronato con diverse terre, tra cui una nei pressi di Chío, nella zona di Guía. Nel 1794, il Consiglio di Amministrazione convalidò la transazione, suscitando l’indignazione popolare.

Per la comunità, una condotta così scandalosa non poteva rimanere impunita. Da quel momento, nacque la tradizione del rogo di El Lucas: una figura di paglia, simile a un burattino, veniva simbolicamente bruciata ogni anno durante il Carnevale, come monito contro l’ipocrisia e l’immoralità.

Sebbene Fratel José de Estrada non si fosse mai ufficialmente secolarizzato, continuò a operare nei conventi di Garachico, Puerto de la Cruz e Buenavista. Le numerose denunce contro di lui portarono infine l’Inquisizione, nel 1805, a condannarlo al carcere.

Il Rischio di Scomparsa e il Suo Recupero

Nel 1937, durante il periodo di sospensione del Carnevale, la tradizione di El Lucas rischiò di estinguersi. Tuttavia, tre anni dopo, un gruppo di residenti decise di ripristinare la celebrazione, sfidando le restrizioni imposte. Questa coraggiosa iniziativa portò all’arresto dei partecipanti e del sindaco, ma il forte sostegno popolare spinse le autorità locali a consentire il proseguimento della tradizione fino alla fine degli anni Sessanta.

Con la scomparsa delle celebrazioni carnevalesche a Guía de Isora, anche El Lucas cadde nell’oblio. Tuttavia, nel 2016, un gruppo di cinque giovani del comune si impegnò nel recupero della tradizione, conducendo ricerche storiche e diffondendo il valore culturale della figura di El Lucas.

Il 27 febbraio dello stesso anno, dopo sette anni di assenza, El Lucas tornò a sfilare per le strade di Guía, accompagnato da una folla di “vedove” che, tra risa e malinconia, assistettero nuovamente al rito del rogo.

Il Ruolo della Comunità Educativa

L’Associazione Socioculturale Guerguera ha sempre considerato essenziale il coinvolgimento delle scuole per garantire la continuità della tradizione. Le nuove generazioni devono conoscere e vivere questa espressione culturale, affinché non vada perduta. Per questo, sin dal recupero di El Lucas, sono state organizzate conferenze, mostre ed eventi nelle scuole. Ogni anno, un numero crescente di istituti scolastici partecipa al concorso per la realizzazione della figura di El Lucas, rendendo i giovani protagonisti attivi di questa celebrazione.

L’Importanza del Coinvolgimento

Partecipare alla conservazione di questa tradizione significa assumersi la responsabilità di preservare un pezzo dell’identità culturale di Isora. El Lucas è una manifestazione unica, autoctona, che senza il supporto della comunità rischierebbe di scomparire per sempre.


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