La Procura chiede 3 anni e mezzo per aver affittato un appartamento non suo a Tenerife


La Procura chiede 3 anni e mezzo per aver affittato un appartamento non suo a Tenerife

Il Tribunale Provinciale di Santa Cruz de Tenerife ha tenuto un processo durante il quale la Procura ha concordato di ridurre da 5 a 3,5 anni la richiesta di pena detentiva per un uomo accusato di truffa nel 2023. L’uomo avrebbe affittato un appartamento non di sua proprietà.

Inoltre, è stato stabilito che l’imputato, attualmente in custodia cautelare, risarcirà la vittima con 690 euro, pari alla somma indebitamente percepita, e pagherà ulteriori 500 euro a titolo di danno morale.

La Procura chiede 3 anni e mezzo per aver affittato un appartamento non suo a Tenerife

La denunciante ha affermato che, dopo aver effettuato la registrazione e il pagamento della cauzione, si è recata nell’appartamento concordato. Tuttavia, il presunto proprietario non si è presentato e alcuni vicini le hanno rivelato a chi apparteneva realmente l’immobile. Successivamente, l’imputato non ha più risposto alle sue chiamate.

La seconda imputata, allora compagna dell’uomo, è stata assolta dall’accusa di riciclaggio di denaro, per la quale era stata richiesta una pena di un anno e mezzo di reclusione. Le si contestava di aver ricevuto due bonifici sul proprio conto corrente, ma ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’origine del denaro.

L’imputato ha ammesso i fatti, dichiarando di aver truffato la madre di uno studente che cercava un appartamento a La Laguna, rispondendo a un annuncio e chiedendo una cauzione. Ha inoltre confermato che la sua ex compagna era estranea alla vicenda e che aveva usato il suo conto perché il proprio era bloccato.

L’imputato, inoltre, risulta già condannato in due occasioni precedenti per lo stesso reato. La giovane, invece, è stata accusata di riciclaggio di denaro con una richiesta iniziale di un anno e tre mesi di reclusione, ma è stata assolta in sede processuale.


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