La cometa del secolo vista dall’Osservatorio del Teide
La cometa C/2023 Tsuchinshan-ATLAS, nota come “la cometa del secolo”, ha regalato immagini mozzafiato dall’Osservatorio del Teide, situato a Izaña (Tenerife).
Il fenomeno è stato osservato per la prima volta a occhio nudo alla fine dello scorso settembre, tra il 27 e il 29, ma solo sabato 12 ottobre è stato possibile vederlo nuovamente. Alfred Rosenberg, astrofisico e divulgatore dell’Istituto di Astrofisica delle Isole Canarie (IAC), ha spiegato che la visione “ottimale” si avrà tra lunedì, martedì e mercoledì.
Rosenberg ha inoltre osservato che la coda della cometa è molto lunga ma debole, il che ha reso difficile la sua osservazione sabato. Tuttavia, domenica si sarebbero avuti 15 minuti di visibilità, con un prolungamento di altri 15 minuti ogni giorno, fino a un miglioramento previsto per lunedì, martedì e mercoledì. L’uso di un binocolo è “fortemente consigliato”, ha affermato l’astrofisico.
Sebbene la definizione di “cometa del secolo” possa essere esagerata, Rosenberg ha ricordato che inizialmente, quando la cometa fu scoperta in Sud Africa l’anno scorso, si pensava sarebbe stata più luminosa. Tuttavia, osservarla a occhio nudo resta un’esperienza affascinante, sapendo che sarà l’ultima volta che la vedremo.
La cometa non sarà più visibile dalla Terra perché la sua orbita è passata da parabolica a iperbolica, e si allontanerà definitivamente. Secondo i modelli attuali, sarà visibile fino al 25 ottobre.
Rosenberg ha sottolineato che la visibilità migliorerà dopo il passaggio della luna piena il 17 ottobre, con le condizioni ottimali previste per il 19 e 20 ottobre, giornate ideali per scattare le migliori fotografie. Ha ricordato che l’osservazione ottimale della cometa dipende dalla sua luminosità, dalla sua distanza apparente dal Sole, dalla luce dell’orizzonte, dalla luminosità della Luna e dalle condizioni meteorologiche.
Le comete sono composte da materiali ghiacciati che sublimano (diventano gassosi) quando si avvicinano al Sole, aumentando così la loro luminosità, che però diminuisce allontanandosi da esso.
Sebbene la luminosità tenda a calare allontanandosi dal Sole, l’avvicinamento alla Terra dà l’impressione che essa aumenti.