L’8.2% delle case sono in mano a grandi proprietari
Nelle Isole Canarie si registrano 81.632 abitazioni in possesso di largeholders, ovvero proprietari con più di dieci immobili a uso residenziale. Questo dato rappresenta l’8,2% del patrimonio immobiliare totale dell’arcipelago (999.056 unità), collocando le Canarie come la regione con la più alta percentuale di concentrazione immobiliare in Spagna.
A livello nazionale, la media si attesta al 4,3%, praticamente la metà, secondo dati pubblicati lunedì da eldiario.es basati su una richiesta di accesso alle informazioni catastali presso il Ministero delle Finanze, in applicazione della legge sulla trasparenza.
Secondo tali dati, in Spagna circa 27.000 grandi proprietari detengono complessivamente più di un milione di abitazioni. In media, ciascun grande proprietario possiede 39 immobili, sebbene dieci di essi controllino oltre 200.000 proprietà.
Nelle Isole Canarie, l’8,2% di abitazioni detenute da grandi proprietari si suddivide in due fasce principali: il 4,3% è posseduto da chi possiede tra 10 e 100 immobili, mentre il restante 3,8% appartiene a proprietari con oltre 100 unità.
Dopo le Canarie, le regioni con maggiore concentrazione di proprietà in mano a grandi proprietari sono Murcia e Catalogna (5,7%), seguite dalle Asturie (5,6%) e da Madrid (5%), con quest’ultima che supera di sette decimi la media nazionale. Al contrario, le regioni con i valori più bassi sono Castilla y León (1,8%), La Rioja (2%), Cantabria (2,3%) e Galizia (2,6%).
All’interno dell’arcipelago, i grandi proprietari detengono l’8,14% del patrimonio immobiliare nella provincia di Las Palmas (39.974 su 491.164) e l’8,2% nella provincia di Santa Cruz de Tenerife (41.658 su 507.892).
A Las Palmas, 12.257 abitazioni appartengono a chi possiede da 10 a 25 immobili, 8.520 a chi ne possiede tra 25 e 100, e 19.197 a chi supera i cento. A Santa Cruz de Tenerife, queste cifre sono rispettivamente di 12.675, 9.818 e 19.165 unità.
Un’analisi più approfondita condotta dal team di dati di eldiario.es stima l’impatto di queste proprietà sul mercato immobiliare disponibile. Escludendo le prime abitazioni, che non sono destinate alla locazione, la percentuale di proprietà in mano a grandi proprietari sul mercato locativo, turistico o destinato a seconde case sale all’8,5% a livello nazionale e al 14,6% nelle Canarie.
Sebbene i dati catastali non permettano di associare direttamente le proprietà agli affitti, si presume che chi possiede più di 10 immobili li destini principalmente alla locazione o, in alcuni casi, li lasci vuoti. Carme Trilla, economista e presidente dell’Observatori Metropolità de l’Habitatge de Barcelona, sottolinea che “la questione non è tanto il numero di proprietà quanto il loro utilizzo”. L’esperta distingue, ad esempio, tra una banca salvata con denaro pubblico, che detiene immobili vuoti senza interessi nel settore, e un promotore che costruisce abitazioni da affittare adottando buone pratiche.
Analisi per comuni
A livello comunale, le città delle province di Las Palmas e Santa Cruz de Tenerife guidano le percentuali di proprietà in mano a grandi proprietari, in parte per l’elevata presenza di abitazioni turistiche. Nel comune di Santa Cruz de Tenerife, il 29% delle case appartiene a proprietari con più di cinque immobili (14% con 5-10 immobili, 9,9% con 10-100 e 3,1% con oltre 100). A Las Palmas de Gran Canaria, la percentuale è del 23,3% (11,4% con 5-10 immobili, 7,7% con 10-100 e 4,2% con oltre 100).
Nei comuni turistici, il peso dei grandi proprietari è particolarmente significativo. A Tenerife, il 20,8% delle abitazioni ad Adeje, il 29% a Granadilla de Abona e il 42,1% ad Arona appartengono a grandi proprietari. A Gran Canaria, queste percentuali raggiungono il 26,8% a San Bartolomé de Tirajana e il 30% a Mogán.
Percentuali ancora più elevate si registrano in comuni come Tías, a Lanzarote, con il 64,8%, e La Oliva, a Fuerteventura, con il 40,1%.