Il registro delle vivienda vacacional mette a rischio 1.3 miliardi


Il registro delle vivienda vacacional mette a rischio 1.3 miliardi

Il 90% degli appartamenti turistici a rischio di esclusione dalle piattaforme online a causa di criticità nel nuovo sistema di registrazione nazionale

Un’ampia quota degli appartamenti turistici situati a Tenerife risulta attualmente a rischio di esclusione dai principali canali di promozione online. Secondo le stime fornite dall’Associazione degli Affitti Turistici delle Isole Canarie (ASCAV), circa il 90% degli alloggi a uso turistico non è stato ancora registrato nel nuovo sistema statale istituito dal governo spagnolo. Tale situazione espone i proprietari a gravi ripercussioni economiche, derivanti dalla potenziale invisibilità sulle principali piattaforme di affitto a breve termine.

Il nuovo registro nazionale: una misura controversa

Nel corso del 2024, il governo centrale ha adottato un decreto volto a centralizzare, in un unico registro statale, tutti gli immobili destinati alla locazione turistica. La misura prevede l’obbligo di iscrizione per ogni proprietario titolare di una licenza turistica valida. In assenza della registrazione, gli alloggi rischiano di essere rimossi da piattaforme digitali come Airbnb, Booking.com e altre simili, che fungono da principali canali di promozione e prenotazione per questo tipo di offerta ricettiva.

La normativa ha suscitato ampie contestazioni in diverse comunità autonome. L’ASCAV, in particolare, ha promosso un ricorso legale contro il provvedimento, sostenendo che lo stesso violerebbe le competenze regionali in materia di turismo e urbanistica. L’iniziativa dell’associazione ha incoraggiato altre regioni – tra cui Valencia, Baleari, Murcia, Galizia e Andalusia – a intraprendere analoghe azioni legali.

Implicazioni economiche e violazioni normative

Secondo l’analisi dell’ASCAV, l’impossibilità di adempiere all’obbligo di registrazione – causata in larga misura da ostacoli burocratici e interpretazioni arbitrarie da parte dei funzionari incaricati – potrebbe comportare perdite economiche per l’intero Arcipelago nell’ordine di circa 1,35 miliardi di euro. L’associazione ritiene inoltre che il nuovo meccanismo di doppia registrazione possa risultare in contrasto con le normative europee in materia di libera prestazione di servizi e concorrenza.

Le principali criticità riguardano, in particolare, la discrezionalità con cui gli operatori del registro nazionale valutano l’idoneità urbanistica degli immobili. Secondo le segnalazioni, i criteri utilizzati non risponderebbero a parametri oggettivi e si sovrapporrebbero a competenze che spetterebbero invece agli enti locali. Questo ha generato un contesto di forte insicurezza giuridica per i proprietari di alloggi turistici, che non sanno se e quando le loro richieste verranno accolte.

Incertezza normativa e impatto sul settore

Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dall’assenza di una chiara tempistica per la pronuncia della Corte Suprema, alla quale è stato affidato il compito di valutare la legittimità del decreto. In assenza di una sospensiva, la normativa entrerà regolarmente in vigore a partire dal 1° luglio 2025, lasciando migliaia di proprietari privi di tutela legale immediata.

Nel caso in cui il provvedimento non venga modificato o annullato in tempo utile, l’unica via percorribile per i proprietari sarà quella di avviare azioni legali individuali per contestare eventuali sanzioni o danni economici subiti. L’ASCAV ha già rivolto un appello alla Commissione Europea e al Governo spagnolo affinché vengano riesaminati i presupposti normativi del provvedimento, auspicando una revisione dell’impianto legislativo che tenga conto delle competenze regionali e delle specificità territoriali.

Doppia registrazione e conflitti di competenze

Una delle principali critiche mosse alla riforma riguarda la duplicazione dei registri. In molte comunità autonome, tra cui le Isole Canarie, esistono già registri regionali consolidati, i cui criteri sono stati definiti in base alla normativa autonoma vigente. L’obbligo di iscrizione a un nuovo registro nazionale viene quindi percepito come un’ingerenza statale e come un’ulteriore complicazione burocratica, in contrasto con i principi di semplificazione e sussidiarietà sanciti dall’ordinamento comunitario.

Il registro delle vivienda vacacional mette a rischio 1.3 miliardi, Prospettive future

Alla luce della situazione attuale, gli operatori del settore turistico richiedono l’adozione di un modello coordinato e condiviso, che consenta l’interoperabilità tra i registri regionali e quello statale, senza creare ridondanze o incertezze normative. La posta in gioco è elevata: l’esclusione di una parte significativa dell’offerta turistica dalle piattaforme online potrebbe causare gravi ricadute su un comparto economico strategico per l’intero Arcipelago.

L’evoluzione del contenzioso legale e le eventuali decisioni giurisprudenziali dei prossimi mesi saranno determinanti per il futuro della locazione turistica nelle Isole Canarie e, più in generale, per l’assetto normativo del settore in tutta la Spagna.


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