Esperienza di vita: La sanità a Tenerife


Hospital

Una storia di malasanità italiana con un finale felice a Tenerife. I nomi reali dei protagonisti sono stati sostituiti per preservarne la privacy.

Questo racconto, di vita vissuta, ha inizio nei primi giorni del dicembre del 2013 e vede come protagonista “Piero” un italiano trasferitosi da poco nell’isola e che seguendo le disposizioni ricevute dalla sanità italiana si sta medicando per un’ulcera gastrica diagnosticatagli 5 anni fa senza però risultato alcuno.

Nei primi giorni di dicembre dello scorso anno però visto l’aumento del malessere nonostante le medicazioni e nonostante le prescrizioni mediche seguite in maniera scrupolosa, il nostro protagonista, prende la decisione di andar a farsi visitare da un altro medico e cioè quello locale, quello di famiglia a Tenerife. Il quale in base ai sintomi riscontrati durante la visita e alla sua storia clinica prende la decisione di prescrivere dei normali esami di laboratorio, per i soliti controlli di routine.

Con l’arrivo dei risultati inizia quello che può sembrare un calvario quando in realtà si rivelerà solo la luce alla fine del tunnel.Infatti in seguito agli esiti degli esami routinari il medico decise di ordinare al paziente ulteriori esami di approfondimento da espletarsi urgentemente al pronto soccorso dell’Hospital Universitario Nuestra Señora de Candelaria.

Giunto presso l’ospedale il nostro protagonista si sottopose a alla batteria di approfondimenti necessari speranzoso nel risultato positivo. Ma si sa il destino è sempre pronto a smentire le nostre aspettative e la notizia cadde come una tegola sulla testa del nostro “Piero” gettandolo nello sconforto. Non era un’ulcera quello che lo stava perseguitando in questi anni ma bensì un  tumore al colon. Tumore che necessitava di un pronto ed urgente intervento chirurgico.

Affianco a Piero in questi momenti c’era la sua famiglia e soprattutto Franca, la moglie che mai lo ha abbandonato e che anzi gli è sempre stata vicino. Mentre Piero era assorto e meditava sul suo futuro, Franca scrutava e analizzava la struttura ospedaliera, un po’ per paura un po’ per sfiducia. Come prima cosa notò che l’ospedale era molto ordinato, pulito, nonostante la gran quantità di gente presente al Pronto Soccorso ma la cosa che la colpì  maggiormente fu la gran cordialità ed efficienza del personale sanitario. Che subito si  attivò per organizzare la camera per il marito“Piero” ed organizzò l’operazione.

In poco più di un’ora e dopo ulteriori esami il nostro protagonista era sul tavolo operatorio per procedere all’operazione che avrebbe determinato la fine delle sue sofferenze. Durante l’intervento “Franca” non è mai stata lasciata sola in sala d’attesa ma bensì era accompagnata dal personale paramedico che le diede il giusto e necessario supporto.

Dopo la fine positiva dell’intervento iniziava la degenza. La durata è stata di 10 giorni nei quali è stato possibile verificare come “Piero” sia stato curato senza tregua, circondato dalle attenzioni costanti degli infermieri, con una equipe dedicata  di specialisti che hanno  provveduto in tutti i dettagli come per esempio la redazione di una  dieta o la stesura di cure farmacologiche personalizzate e oggi Piero sta bene e credo che tutto questo in Italia non sarebbe accaduto e ora vi spiego semplicemente il perché: Perché Piero si è sentito trattato con amore, con cura, ha potuto fare tutti gli esami necessari senza spendere una lira o senza attese di mesi e nel caso avesse avuto  bisogno come lo è stato di un medico con specializzazioni particolari l’ospedale avrebbe provveduto a stipulare la consulenza. Per non parlar poi del supporto economico Piero oggi riceve ed è pagato regolarmente dalla seguridad social, visto che non può lavorare, il 65% del suo reddito lavorativo in attesa di percepire la pensione di invalidità.

Lungi da me criticare la sanita Italiana, ma ricordo che Piero quel tumore lo aveva già in Italia da più di 5 anni e là lo curavano come se fosse una semplice ulcera. Perché vi ho raccontato in poche parole questa storia? Perché volevo portar a vostra conoscenza come la sanità a Tenerife sia molto avanzata e ottima in tutti gli aspetti sia professionali che umani .

Un abbraccio dalla vostra Samantha


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