E se le Canarie non si fossero formate come ci hanno detto?
Lo studio pubblicato su Earth-Science Reviews offre una nuova interpretazione sul vulcanismo delle Isole Canarie, sfidando la teoria del punto caldo tradizionale. Mentre la teoria precedente suggeriva che l’attività vulcanica nell’arcipelago fosse causata da un pennacchio di magma proveniente dal mantello profondo, il nuovo modello proposto dai ricercatori suggerisce che il vulcanismo potrebbe essere invece il risultato di fattori tettonici legati alla placca africana e alla catena montuosa dell’Atlante.
Principali argomentazioni dello studio
- Assenza di struttura magmatica verticale: La teoria tradizionale del punto caldo si basava sull’idea di una colonna magmatica verticale che emergeva dal mantello terrestre e che alimentava la formazione delle isole in sequenza. Tuttavia, questa struttura non è stata rilevata sotto le Isole Canarie, mentre è presente alle Hawaii, il che mina la validità del modello del pennacchio fisso.
- Non linearità nell’attività vulcanica: Gli autori dello studio sottolineano che l’attività vulcanica nelle Canarie non segue un pattern progressivo come quello suggerito dalla teoria del punto caldo. Infatti, più isole sono state attive contemporaneamente in epoche diverse, cosa che non corrisponde al modello di un punto fisso di origine magmatica.
- Durata dell’attività vulcanica: Le eruzioni nelle Isole Canarie sono durate molto più a lungo rispetto a quelle delle Hawaii. Alcune isole canarie hanno avuto eruzioni in corso da oltre 15 milioni di anni, mentre le isole hawaiane sono attive per periodi molto più brevi, limitati a uno o due milioni di anni.
Nuova teoria basata sulla tettonica
Lo studio suggerisce che il vulcanismo delle Isole Canarie potrebbe essere legato ai movimenti tettonici della placca africana e all’interazione con la catena montuosa dell’Atlante. La debolezza della litosfera africana, unita ai complessi processi tettonici, potrebbe essere alla base delle eruzioni vulcaniche.
Inoltre, la relazione con l’Atlante potrebbe spiegare il sollevamento delle isole, un fenomeno che contrasta con il progressivo abbassamento delle isole hawaiane, che si allontanano dal punto caldo. Un esempio di questo sollevamento è visibile a Fuerteventura, dove rocce che si sono formate sul fondo marino sono state sollevate di oltre 2.000 metri sopra il livello del mare, suggerendo che i processi tettonici abbiano avuto un ruolo determinante nell’evoluzione dell’arcipelago.
Implicazioni per la ricerca geologica
Questa nuova visione potrebbe comportare una revisione dei modelli scientifici tradizionali e delle tecniche utilizzate per monitorare il vulcanismo nell’arcipelago. Inoltre, suggerisce che le eruzioni non siano causate da un singolo punto di emissione, ma da dinamiche più complesse su scala regionale, con possibili implicazioni per la valutazione dei rischi vulcanici.
In sintesi, lo studio potrebbe segnare l’inizio di una delle più significative revisioni scientifiche riguardanti l’origine del vulcanismo nelle Isole Canarie, proponendo una comprensione più articolata e sfaccettata di come si sono formate queste isole.