Competencia CNMC contesta la legge sulla Vivienda Vacacional


Competencia CNMC contesta la legge sulla Vivienda Vacacional

La Commissione Nazionale per i Mercati e la Concorrenza (CNMC) ha pubblicato un rapporto fortemente critico sul progetto di legge volto a regolamentare l’uso turistico degli alloggi nelle Isole Canarie, attualmente in fase di esame urgente presso il Parlamento dell’arcipelago. Secondo la CNMC, le misure restrittive proposte rischiano di ridurre drasticamente l’attività di edilizia residenziale per le vacanze, con conseguenze negative sulla competitività del settore turistico locale.

Le principali criticità segnalate dalla CNMC

Il documento della CNMC evidenzia come le nuove regolamentazioni penalizzerebbero in particolare i piccoli proprietari di case vacanze. In base al testo normativo in discussione, molte delle attuali abitazioni destinate all’uso turistico potrebbero essere ritirate dal mercato, rendendo estremamente difficile la sopravvivenza delle case per uso turistico (VUT) possedute da privati e piccoli investitori.

Un aspetto particolarmente preoccupante, secondo la CNMC, è il rischio di una futura sostituzione delle VUT dei piccoli proprietari con strutture gestite da grandi operatori professionali o da entità alberghiere e non alberghiere. Tale scenario, avverte l’ente regolatore, sarebbe incentivato dalle misure contenute nella quarta e quinta disposizione transitoria del progetto di legge.

Le misure più contestate

Tra le disposizioni più criticate del progetto di legge, la CNMC segnala in particolare la rigida ripartizione tra uso residenziale e turistico degli immobili. Il testo legislativo prevede infatti che almeno il 90% degli alloggi (o l’80% nelle cosiddette “Isole Verdi”) debba essere destinato a uso residenziale, lasciando solo una minima quota al mercato turistico. Secondo la CNMC, questa percentuale risulta arbitraria e dovrebbe essere stabilita dai singoli comuni in base alle caratteristiche territoriali specifiche.

Altre misure che destano perplessità includono:

  • Età minima degli edifici: l’obbligo che un immobile debba avere almeno 10 anni per essere adibito a locazione turistica.
  • Limitazioni alla capacità ricettiva: restrizioni sul numero massimo di ospiti ammessi nelle VUT.
  • Divieto di case vacanze in aree agricole: impedendo la locazione turistica in determinati insediamenti rurali.

La CNMC sottolinea come tali misure limitino fortemente l’offerta di alloggi turistici, distorcendo la natura stessa delle VUT e riducendo significativamente le opzioni disponibili per i visitatori dell’arcipelago.

La replica del Governo delle Canarie

Di fronte alle critiche della CNMC, la Ministra del Turismo del Governo delle Canarie, Jessica de León, ha difeso il progetto di legge, sottolineando la necessità di regolamentare il mercato per affrontare la pressione immobiliare. Secondo la Ministra, i prezzi degli affitti dimostrano che la situazione è diventata insostenibile e che occorre un intervento normativo per trovare un equilibrio tra il mercato turistico e le esigenze della popolazione locale.

“Il mercato è importante, ma per il governo le persone lo sono ancora di più,” ha dichiarato de León, aggiungendo che la Corte Costituzionale, la Corte Suprema e la Corte di Giustizia dell’Unione Europea condividono la visione dell’esecutivo regionale.

La Ministra ha inoltre precisato che il Governo delle Canarie ha volontariamente richiesto il parere della CNMC, ben consapevole delle critiche che sarebbero emerse. Tuttavia, ha difeso la necessità di regolamentare il settore, sottolineando che il decreto 113 del 2015 ha reso potenzialmente idonee all’uso turistico circa 1,1 milioni di abitazioni, mentre il nuovo progetto di legge mira a ridurre questa cifra a 110.000 unità, al fine di garantire una maggiore sostenibilità del mercato immobiliare e turistico nelle Canarie.

Competencia CNMC contesta la legge sulla Vivienda Vacacional

Il dibattito sul futuro delle VUT nelle Isole Canarie rimane acceso. Da un lato, la CNMC avverte dei rischi economici legati a restrizioni troppo rigide, che potrebbero ridurre la concorrenza e favorire grandi gruppi a discapito dei piccoli proprietari. Dall’altro, il Governo delle Canarie difende la necessità di regolamentare un mercato considerato eccessivamente espanso, con l’obiettivo di proteggere i residenti e prevenire distorsioni nell’economia locale. Resta da vedere come il Parlamento delle Canarie bilancerà queste esigenze contrastanti nel testo definitivo della legge.


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