Bandiera gialla le meduse invadono la spiaggia di Las Teresitas


Il Centro di coordinamento delle operazioni municipali ( Cecopal ) di Santa Cruz de Tenerife ha riferito questo sabato della  “presenza importante” di aguasvivas”  (meduse)  sulle spiagge di Las Teresitas e Las Gaviotas, probabilmente le zone balneari situate nella capitale di Tenerife che avere un numero maggiore di utenti.

Per questo da Cecopal chiedono ai bagnanti che oggi volessero godersi una spiaggia assolata di  adottare misure precauzionali estreme  per evitare contrattempi come morsi.

Allo stesso modo, ha confermato che è stata issata  la bandiera gialla a Las Gaviotas e quella gialla a Las Teresitas , poiché in quest’ultima c’è meno densità.

Nella maggior parte dei casi, procurano solo sintomi locali, dolore in primis. Al primo contatto tra la pelle e la medusa, chi ne è colpito (molti sono bambini che trascorrono tante ore in acqua tra giochi e bagni) percepisce un forte bruciore e dolore. Subito dopo la pelle si irrita, diventa rossa, e compaiono piccoli rigonfiamenti che somigliano all’orticaria. La sensazione di bruciore comincia ad attenuarsi dopo 10-20 minuti. Poi, si inizia ad avvertire un un intenso prurito.

Bisogna precisare che la medusa non punge, né morde. I suoi tentacoli emettono una sostanza urticante per la pelle che causa irritazioni dolorose della pelle, gonfiore e arrossamento. Per avere questa reazione cutanea, non è necessario essere sfiorati dalla medusa: basta solo entrare in contatto con il liquido urticante liberato attraverso i suoi filamenti.

CHE COSA FARE?

La prima cosa da fare è tranquillizzarsi perché, se si è vicini alla riva, è bene farlo uscire dall’acqua.
Per prima cosa è utile verificare che non vi siano parti di tentacoli della medusa attaccati alla pelle e, nel caso, eliminarli delicatamente con le mani. Per farlo si può utilizzare l’acqua di mare sulla parte interessata per tentare di diluire la sostanza tossica non ancora penetrata.

La medicazione corretta consiste poi nell’applicazione di gel astringente al cloruro d’alluminio dall’immediata azione anti-prurito e in grado di bloccare la diffusione delle tossine. Si tratta di un farmaco da banco facilmente rintracciabile nelle farmacie. 

CHE COSA NON FARE?

E’ importante inoltre evitare di grattarsi o di strofinare la sabbia sulla parte dolorante. Non bisogna neppure usare ammoniaca, aceto, alcool o succo di limone: peggiorerebbero la situazione. Bisogna infine tenere presente che l’area di pelle colpita dalle meduse rimane sensibile alla luce solare e tende a scurirsi rapidamente. Per evitare che la pelle si macchi, è bene evitare pomate antistaminiche e occorre tenere l’area colpita coperta o ben protetta da uno schermo solare, fino a quando la razione infiammatoria non scompare (non più di due settimane)

PERCHÉ LE MEDUSE SONO SEMPRE DI PIÙ?

L’aumento della temperatura dei mari, determinata dal cambiamento climatico e l’antropizzazione delle superfici marine e dei fondali, legata al numero crescente di attività svolte in mare, hanno modificato l’assetto della flora e della fauna acquatiche. A farne le spese, concordano biologi e scienziati di tutto il mondo, la conservazione della biodiversità e il conseguente incremento di alcune specie a discapito di altre e, nel caso specifico, il proliferare delle meduse. Come sottolineato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) l’aumento della temperatura delle acque favorisce la riproduzione delle meduse


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