Adeje discuterà la regolamentazione delle Viviendas Vacacionales
Il comune di Adeje si appresta a intraprendere un dibattito significativo sull’introduzione di un’ordinanza volta a regolamentare gli affitti delle case vacanza (Vivienda Vacazional). Questa misura nasce in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo alla turistificazione e alla carenza di alloggi accessibili per i residenti. Il contesto è segnato da una crescente difficoltà abitativa per molte famiglie delle Isole Canarie, aggravata dall’aumento delle locazioni turistiche, che ha contribuito a ridurre drasticamente l’offerta di alloggi disponibili per i cittadini.
Adeje conta attualmente oltre 20.000 posti letto in case vacanza, con un incremento di più di 8.000 unità nell’ultimo anno, pari a un aumento del 77%. Secondo i dati forniti dal Cabildo de Tenerife, nel comune si stimano circa 5.000 case vacanza, equivalenti a un quarto del totale delle abitazioni della località.
Il sovraffollamento turistico, l’aumento dei canoni di locazione e i salari relativamente bassi hanno profondamente alterato l’equilibrio tra residenti e visitatori, soprattutto nelle aree residenziali dei comuni a vocazione turistica. Gabriel González, consigliere comunale di Podemos ad Adeje, ha dichiarato: “In pochi anni, siamo passati da ambienti tranquilli e accessibili a quartieri trasformati in veri e propri parchi turistici, con i residenti privati della possibilità di trovare soluzioni abitative praticabili”.
González ha inoltre evidenziato come “la situazione sia diventata insostenibile: i residenti osservano le loro case trasformarsi in alloggi per turisti, mentre loro stessi faticano a trovare un posto in cui vivere. La combinazione di una ridotta offerta abitativa e di prezzi degli affitti alle stelle ha spinto molte famiglie verso situazioni di vulnerabilità”.
Secondo González, “è insostenibile vivere in un comune in cui interi edifici residenziali vengono destinati agli affitti turistici, come accade in diverse zone del territorio”. Ha quindi sottolineato la necessità urgente di adottare misure che affrontino la questione abitativa come una delle priorità principali del comune, cercando soluzioni per arginare questa problematica crescente.