18 milioni di turisti nel 2024
I dati ufficiali disponibili alla fine di giugno scorso indicano che, a meno di imprevisti significativi, il settore turistico delle Isole Canarie è destinato a chiudere il 2024 come l’anno migliore di sempre. Vediamo perché. La situazione appare piuttosto chiara, salvo eventi catastrofici, che al momento sembrano improbabili, almeno secondo le analisi attuali.
Entro la fine di giugno 2024, quindi nella prima metà dell’anno, le Isole Canarie hanno accolto 8,74 milioni di turisti, comprendendo sia visitatori stranieri che nazionali. Di questi, 7,81 milioni erano turisti stranieri, con un aumento del 12,4% (970.000 in più) rispetto allo stesso periodo del 2023. Per quanto riguarda i residenti della penisola e delle Baleari, il totale ammonta a 930.000, con un incremento del 3,7% (circa 34.000 persone in più). Complessivamente, si registra un aumento dell’11,4% rispetto alla stessa fase del 2023, secondo i dati delle statistiche Frontur, dell’INE e di Promotur, supportati dall’Istac. Questo è un incremento a doppia cifra, superiore al 10%.
Se la crescita media del 10% o superiore si manterrà per tutto l’anno, le Isole Canarie potrebbero raggiungere un totale annuo di 17,8 milioni di turisti, 1,6 milioni in più rispetto ai dati ufficiali di fine 2023, che già rappresentano il miglior risultato nella storia delle isole con 16,2 milioni di visitatori. Come si può notare, le raccomandazioni e proposte sostenute da molti, come quelle manifestate nel corso del 20A, sembrano non aver avuto un impatto significativo.
Ma cosa ci si può aspettare per il futuro, in particolare durante l’alta stagione 2024-25, tra ottobre e dicembre? Le previsioni sui posti disponibili sugli aerei, soprattutto per i turisti stranieri, indicano una crescita significativa.
A partire dal 2 agosto di quest’anno, secondo i dati forniti da Promotur, la capacità aerea per portare turisti stranieri, in particolare dai Paesi dell’Unione Europea, alle Isole Canarie è aumentata del 18% rispetto alla stagione 2023-24. Aumentare l’offerta di posti aerei è cruciale per accogliere più turisti, e questo obiettivo è stato raggiunto, con un incremento già sopra il 10%.
Oltre all’incremento degli arrivi aerei fino a giugno e la loro proiezione fino a dicembre, un’altra componente importante è il turismo crocieristico. Anche in questo segmento si registra una crescita: fino a giugno, il numero di crocieristi è aumentato dell’11%, con 1,6 milioni di persone sbarcate nei porti delle Isole Canarie, secondo i dati cumulativi di gennaio-giugno forniti dalle autorità portuali. Questo rappresenta il terzo aumento superiore al 10%.
Alberghi e appartamenti
I dati relativi alle entrate totali di hotel e appartamenti, pubblicati da Promotur, mostrano un aumento del 15,2% nel primo semestre 2024, per un totale di 2.613 milioni di euro, 397 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo riguarda solo le strutture situate nelle isole, un altro aumento significativo oltre il 10%.
Inoltre, bisogna considerare la spesa turistica degli stranieri, riportata da Egatur e diffusa dall’INE. Nei primi tre mesi del 2024, la spesa turistica ha raggiunto i 6.385 milioni di euro, con un aumento del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Fino a giugno 2024, secondo la stessa indagine e i dati pubblicati dall’INE il 2 agosto, le Isole Canarie hanno registrato 11.059 milioni di euro di spesa turistica totale, il 20% della spesa turistica nazionale di 55.574 milioni di euro. Anche questo è un aumento superiore al 10%, il quinto in questa analisi.
La forte crescita in queste variabili è dovuta a diversi fattori: più arrivi, una permanenza media più lunga (10,5 giorni per turista, +0,4%) e una spesa media più alta per visitatore. In termini macroeconomici, è difficile chiedere di più.
Infine, l’occupazione legata al turismo, considerando solo il settore alberghiero, le agenzie di viaggio e altri operatori, ha visto il 18,6% dei lavoratori iscritti alla Previdenza Sociale a giugno 2024 (909.025 contribuenti) impegnati in queste attività. Anche se i salari medi nelle Isole Canarie restano tra i più bassi della Spagna (74% della media nazionale), superando solo l’Estremadura, l’obiettivo rimane quello di configurare una destinazione con un marchio di sostenibilità certificata.