Una truffa informatica da oltre un milione di euro
La Guardia Civil di Murcia ha smascherato una rete di truffe online, portando alla luce dodici casi di frode per un totale di 1.300.000 euro. Le vittime, provenienti dalle province di Murcia, Madrid, Valencia, Guipúzcoa, Santa Cruz de Tenerife, Maiorca e Córdoba, sono state ingannate attraverso presunti investimenti fraudolenti pubblicizzati online.
Secondo un comunicato diffuso giovedì dall’istituto armato, i truffatori promuovevano sui social network opportunità finanziarie allettanti, promettendo grandi guadagni a fronte di piccoli investimenti.
L’operazione Blokil
Nell’ambito dell’operazione denominata Blokil, la Guardia Civile ha arrestato una donna a Orihuela (Alicante) e ha emesso richieste di ricerca e detenzione internazionale per altre due persone. I sospettati sono accusati di frode, falsificazione di documenti e riciclaggio di denaro.
L’indagine è iniziata a Mazarrón (Murcia) dopo la denuncia di un residente che si è dichiarato vittima di una truffa. L’uomo ha riferito di essere stato attratto da una presunta società di investimenti trovata su un noto social network. Questa azienda offriva opportunità di investimento in criptovalute e altri prodotti finanziari, garantendo guadagni significativi con piccoli importi iniziali.
Inizialmente, il denunciante ha investito una somma modesta, ma è stato poi convinto a effettuare ulteriori versamenti attraverso offerte insistenti di “opportunità irripetibili”. Insospettito, ha cercato di ritirare i fondi, ma si è accorto di essere stato truffato.
La rete di frode
Le indagini condotte dalle squadre Arroba, specializzate in crimini informatici, hanno rivelato che il denaro veniva trasferito su diversi conti bancari intestati a società fittizie. Successivamente, questi fondi venivano spostati verso conti situati in paesi dell’Europa dell’Est.
È emerso inoltre che sia le identità dei titolari delle società sia le aziende stesse erano false, create appositamente per movimentare ingenti somme di denaro senza destare sospetti.
Una truffa informatica da oltre un milione di euro
Vittime in varie province
Grazie alle indagini, la Guardia Civile ha identificato oltre una dozzina di vittime in diverse province, tutte truffate con lo stesso modus operandi.
L’operazione si è conclusa con l’identificazione di undici reati di frode e reati continuati di falsificazione di documenti e riciclaggio di denaro, per un totale di 1.300.000 euro.
La persona arrestata e i materiali raccolti durante le indagini sono stati messi a disposizione del tribunale investigativo di Totana (Murcia).