Strategia di Rinnovamento del Settore Turistico


Strategia di Rinnovamento del Settore Turistico

Turismo firma un accordo quadro con i sette consigli insulari per migliorare le infrastrutture delle isole.

Negli ultimi anni, il settore privato del comparto turistico nelle Isole Canarie ha sostenuto ingenti investimenti nella riqualificazione e modernizzazione di strutture ricettive come hotel, resort e appartamenti turistici, con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività dell’arcipelago come destinazione di riferimento a livello internazionale. Tuttavia, secondo diversi operatori del settore, tali sforzi non sono stati adeguatamente accompagnati da interventi pubblici paralleli, soprattutto per quanto concerne la rigenerazione urbana degli spazi pubblici circostanti. Questi includono centri commerciali, parchi, aree ricreative e zone di ristorazione, che rappresentano componenti essenziali dell’esperienza turistica complessiva.

In risposta a questa criticità, la ministra del Turismo del Governo delle Canarie, Jessica de León, ha annunciato che la rigenerazione degli spazi pubblici turistici e la riqualificazione delle strutture obsolete costituiranno elementi centrali della nuova legge regionale sul turismo, attualmente in fase di elaborazione. Nell’ambito di questo processo, verranno organizzati cinque tavoli di lavoro la prossima settimana, finalizzati a promuovere un confronto strategico sugli strumenti legislativi necessari per incentivare investimenti privati nella riqualificazione di aree commerciali e per affrontare il problema della frammentazione proprietaria, particolarmente rilevante nei contesti turistici più consolidati.

Accordo Quadro con i Consigli Insulari per il Rinnovamento del Settore Turistico

Per tradurre tali obiettivi in azioni concrete, venerdì scorso è stato siglato un accordo di cooperazione tra i sette cabildos y la Consejería de Turismo del Gobierno regional, volto a sviluppare un piano infrastrutturale condiviso, ma adattabile alle specificità territoriali di ciascuna isola. In base a tale intesa, saranno i consigli insulari, in collaborazione con i comuni di riferimento, a individuare e proporre al Ministero del Turismo i progetti da inserire nel piano di ristrutturazione delle infrastrutture turistiche. Ogni territorio dovrà dunque definire autonomamente il proprio modello di sviluppo turistico, tenendo conto delle caratteristiche locali e delle priorità strategiche.

L’obiettivo è che ciascuna isola presenti le proprie proposte entro la fine dell’anno, affinché possano essere valutate ed eventualmente incluse nella legge di bilancio autonoma per il 2026. A oggi, La Gomera rappresenta l’unico territorio ad aver già ottenuto l’approvazione di quattro progetti infrastrutturali da parte del Consiglio di Governo, per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro.

I progetti approvati saranno oggetto di accordi individualizzati che specificheranno il tipo di intervento, lo stato di avanzamento, la disponibilità dei terreni, l’eventuale necessità di redazione ex novo del progetto e la prontezza per l’ottenimento dei preventivi economici.

Finanziamenti, Tempistiche e Criteri di Erogazione per la Strategia di Rinnovamento del Settore Turistico

Non è stato ancora definito un quadro finanziario complessivo, né è stato quantificato il numero totale di interventi previsti. Tuttavia, la ministra ha chiarito che il Ministero dispone attualmente di circa 142 milioni di euro, da impiegare entro il 2027 per progetti incentrati sulla sostenibilità turistica e sulla coesione territoriale.

De León ha evidenziato una criticità ricorrente nei processi di assegnazione dei fondi: le rigide scadenze spesso non sono compatibili con l’effettivo stato di avanzamento dei progetti a livello locale. In molti casi, i fondi assegnati devono essere restituiti per l’impossibilità di utilizzarli entro i termini previsti, a causa dell’assenza di progetti esecutivi o della mancata disponibilità dei terreni.

Per evitare simili inefficienze, il Governo delle Canarie ha stabilito che i finanziamenti verranno sbloccati solo quando le procedure tecniche e amministrative saranno in una fase sufficientemente avanzata. Inoltre, il Ministero non si farà carico in via esclusiva del finanziamento degli interventi, che saranno cofinanziati dai consigli insulari e, ove possibile, dai comuni.

Un Approccio Integrato al Territorio

La strategia adottata intende superare una visione settoriale del turismo, focalizzandosi non solo sulle strutture ricettive ma anche sull’ambiente urbano e naturale che ne costituisce il contesto. Verranno dunque considerate le esigenze delle amministrazioni locali (comuni e consigli insulari), così come quelle degli operatori economici del settore. Questo approccio integrato mira a rafforzare la competitività dell’offerta turistica delle Canarie in un mercato sempre più selettivo e orientato alla qualità.

La Questione dell’Ecotassa: Prospettive e Riserve

Un ulteriore tema affrontato nel corso della presentazione riguarda l’introduzione di un’imposta ambientale sul turismo, spesso definita “ecotassa”. Jessica de León ha ribadito la posizione del Governo regionale, favorevole a meccanismi di contribuzione economica che favoriscano la sostenibilità, ma contraria all’introduzione di un’ecotassa generica e non finalizzata, la quale – secondo la ministra – non garantirebbe un miglioramento diretto e misurabile delle aree interessate.

A sostegno della sua tesi, De León ha citato l’esempio della tassa sui rifiuti, che pur avendo generato notevoli introiti, non ha portato a un’effettiva miglioria nella gestione ambientale dell’arcipelago, in quanto le risorse non sono state gestite in modo efficiente dal Ministero della Transizione Ecologica.

Inoltre, la ministra ha sottolineato che, adottando modelli simili a quelli delle Isole Baleari o della Catalogna, l’imposta finirebbe per gravare anche sui residenti canari, i quali rappresentano una quota significativa del turismo interno. L’introduzione di un costo aggiuntivo potrebbe quindi disincentivare i flussi locali a favore di altre destinazioni concorrenti.

La discussione sull’eventuale imposizione fiscale nel settore turistico dovrà quindi essere inserita nel più ampio dibattito sulla nuova normativa regionale, tenendo conto anche delle implicazioni legali. In tal senso, De León ha richiamato l’attenzione sul caso del Comune di Mogán, la cui proposta di ecotassa è attualmente oggetto di valutazione giudiziaria. Alla luce di questa situazione, ha invitato le amministrazioni locali ad agire con estrema cautela nell’introduzione di nuove imposte fino a che non saranno chiariti i margini di legittimità.

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