Rallentamento mutui previsto per il 2023


le banche vedono un rallentamento del mercato nel 2023  

L’aumento dei tassi di interesse è già evidente nel mercato dei mutui. Le banche stanno già anticipando un rallentamento nella sottoscrizione di mutui, rispetto alla crescita più dinamica registrata nel 2022. La svolta della politica monetaria della BCE si è intensificata nella seconda parte dell’anno e si riflette ora sull’offerta delle banche su loro mutui ipotecari. A ciò si aggiunge che la domanda arginata che era rimasta è già uscita nelle ultime battute dell’anno.

L’anno scorso è stato un anno particolarmente prolifico per la concessione di mutui, secondo gli ultimi dati dell’Associazione dei Conservatori appena diffusi.  

Nel 2022 sono stati registrati 463.463 mutui casa, con un incremento dell’11,2% rispetto all’anno precedente. Dati che hanno cominciato a rallentare nell’ultima parte dell’anno, nel quarto trimestre sono stati accesi 112.059 mutui, in calo del 4% rispetto al trimestre precedente.  

Tassi in aumento e inflazione  

Il cambio di scenario che si è scatenato nel mondo con l’inizio della guerra in Ucraina con un aumento dell’inflazione derivato dal forte rialzo dei costi energetici ha portato la Banca Centrale Europea ad adottare misure più drastiche nell’innalzare i tassi di interesse . Pertanto, i rialzi dei tassi sono aumentati, soprattutto a partire dall’estate.  

Un cambio di passo che ha finito per trasferirsi sul mercato secondario, riflesso nell’evoluzione dell’Euribor, l’indicatore a cui fa riferimento la maggior parte dei mutui a tasso variabile in Spagna. Finì anche per notare nelle offerte di mutuo delle banche che i mutui per l’acquisto di abitazioni cominciavano a diventare più cari.  

I tassi di contrazione dei nuovi mutui ipotecari hanno registrato un “notevole aumento di 0,32 punti percentuali” sottolineano nella relazione del Collegio dei cancellieri, attestandosi al 2,55%. Qualcosa che considera per “consolidare” il cambio di tendenza che si intensificherà nei prossimi trimestri.  

Analizzando per tipologia di mutuo, gli esperti evidenziano che l’importo medio dei mutui a tasso fisso è stato del 2,68%, con un incremento trimestrale di 0,33 punti percentuali, con il tasso variabile che si è attestato al 2,26%, con un incremento di 0,33 punti percentuali .  


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